Bruxelles (Belgio), 27 mar. (LaPresse) – Ogni cittadino europeo nel 2010 ha prodotto 502 chili di rifiuti solidi urbani, di questi 486 sono poi stati trattati nel Paese stesso. Lo rende noto Eurostat, l’istituto di statistica europeo. I cittadini italiani ne hanno prodotti 531 chili, il 6% in più della media, ma ne abbiamo anche smaltiti in Italia di più della media, 502 chili ovvero il 2.6% in più della media Ue. In Europa lo Stato che produce più rifiuti per persona è Cipro con ben 760 chili a testa. Molto alti anche i valori di Paesi considerati all’avanguardia come Lussemburgo, Danimarca e Irlanda, tutti sopra i 600 chili pro-capite. Sotto i 400 chili per persona ci sono Lituania, Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Estonia e Lettonia.

Eurostat fornisce anche i dati su che fine fanno queste montagne di rifiuti. A livello europeo il 38% finisce nelle discariche, il 22% viene incenerito, il 25% viene riciclato ed infine il 15% viene trasformato. L’Italia rispetto a questi valori si discosta ma non in modo drammatico: il 51% dei rifiuti finisce in discarica, il 15% negli inceneritori, il 21% viene riciclato ed il 13% viene trasformato. Bulgaria, Romania e Lituania mettono in discarica più del 94% dei loro rifiuti, mentre Danimarca, Svezia e Olanda sono i Paesi dove più diffusi sono gli inceneritori che smistano più del 40% dei rifiuti. La Germania è il Paese dove si ricicla di più, ben il 45% del totale. Seguono Belgio (40%), Slovenia (39%) e Svezia (33%). Ricicilo e riutilizzo dei rifiuti insieme raggiungono punte 70% in Austria e superano il 60% in Belgio e Germania.

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