Grosseto, 22 mar. (LaPresse) – Nel pomeriggio sono stati individuati i corpi di tre dispersi nel naufragio della Costa Concordia e poi, alcune ore dopo, i corpi di altri due. I cadaveri erano nella parte sommersa dello scafo. Lo ha detto il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, in una conferenza stampa all’isola del Giglio. Scende così a due il numero di corpi ancora dispersi in seguito al naufragio del 14 gennaio scorso.

Intanto Costa Crociere, il comune di Isola del Giglio e la struttura del commissario delegato per l’emergenza per il naufragio della Costa Concordia informano che sono giunte al termine le operazioni di prelievo del carburante dalla nave. Le operazioni, effettuate dai tecnici di Neri/Smit Salvage incaricati da Costa Crociere, erano iniziate alle 17 del 12 febbraio, e sono proseguite in tutti i giorni successivi in cui le condizioni meteo-marine lo hanno consentito.

L’estrazione del carburante dai 17 serbatoi della nave sarà completata entro domani sera. Per queste operazioni, spiegano protezione civile e Costa Crociere in un comunicato congiunto, è stata utilizzata la tecnologia ‘hot tap’, che ha previsto la foratura delle lamiere dei serbatoi e l’applicazione di valvole e flange per prelevare il carburante e introdurre contemporaneamente acqua in sostituzione di esso, per mantenere la stabilità della nave. Rimangono solo residui fisiologici minori di carburante, che non sarà possibile aspirare dalle pareti dei serbatoi ma si tratta di quantità talmente minime da non rappresentare un rischio rilevante per l’ambiente.

Costa Crociere e protezione civile hanno poi spiegato che, in attesa della definizione del piano di rimozione dello scafo, partiranno le operazioni così dette di caretaking. Queste operazioni hanno l’obiettivo di mantenere un presidio di protezione ambientale con mezzi, uomini e risorse adeguati, e procedere alla pulizia del fondale da materiali ed oggetti usciti dalla nave. Il caretaking verrà eseguito sempre dai tecnici di Neri/Smit Salvage, che hanno eseguito il defueling, su incarico di Costa Crociere, e durerà in tutto circa uno o due mesi. Complessivamente l’investimento di Costa Crociere nelle operazioni di defueling ammonta a svariati milioni di euro, con l’obiettivo primario di rimuovere il carburante dalla nave il più velocemente possibile e garantendo la salvaguardia dell’ambiente marino.

Relativamente alla rimozione dello scafo, sono in corso le valutazioni tecniche dei 6 piani pervenuti entro la scadenza del 3 marzo. Si sta definendo una short list di progetti dalla quale verrà scelto il piano migliore, che sarà reso pubblico a inizio/metà aprile. Tutti i progetti presentati, di elevato standard qualitativo, condividono la massima attenzione nel garantire il minor impatto ambientale possibile, la salvaguardia delle attività turistiche ed economiche dell’isola del Giglio, e la massima sicurezza degli interventi. Data la complessità e la straordinarietà dell’operazione, i progetti prevedono una durata variabile, precauzionalmente stimata in 10/12 mesi.

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