Torino, 21 mar. (LaPresse) – Il consigliere comunale torinese del Terzo polo Alberto Musy è stato colpito da alcuni spari di pistola questa mattina in via Barbaroux 35, nel cortile del palazzo dove abita. Un uomo con in testa un casco si è introdotto nel cortile, dopo aver citofonato ed essersi fatto aprire con la scusa di dover consegnare un pacco. Musy stava rientrando a casa dopo aver accompagnato le bambine a scuola, quindi è entrato dal cancello dopo di lui. L’aggressore gli ha sparato un primo colpo, colpendolo davanti. Poi Musy ha tentato di scappare e l’altro gli ha sparato da dietro altri quattro colpi. Gli inquirenti hanno trovato un testimone, e stanno acquisendo le immagini delle telecamere a circuito chiuso della zona. Ci sono quelle di un ristorante, ‘Il sicomoro’, che ne ha due, a una cinquantina di metri dal portone. L’arma è una pistola a tamburo. Musy sarebbe rimasto cosciente dopo essere stato colpito e avrebbe ripetuto più volte “chiamate la polizia”.
Alberto Musy è stato colpito da tre colpi al braccio e uno alla scapola sinistra, ha spiegato Paolo Del Gaudio, primario anestesia e rianimazione nel corso di una conferenza stamp alle Molinette. Due proiettili sono rimasti nel corpo, uno nella spalla destra e l’altro nell’ascella sinistra. Non si esclude che un proiettile lo abbia colpito alla testa, dove presenta una ferita. “La tac del cranio – si legge nel bollettino medico – ha mostrato un ematoma cerebrale di pertinenza neurochirugica per cui il paziente alle 10.30 è stato portato nelle sale operatorie” per asportare l’ematoma.
La prima persona a soccorrere il consigliere è stata la moglie Angelica D’Auvere alla quale ha detto: “Mi hanno seguito”. Noto sulla scena politica del capoluogo piemontese perchè si era candidato a sindaco di Torino alle ultime amministrative, è stato portato d’urgenza all’ospedale Molinette, dove è in corso una operazione chirurgica. E’ in condizioni molto gravi. La prognosi è riservata. Il titolare dell’inchiesta è il pm Roberto Furlan. Sul caso stanno indagando la squadra mobile e la digos di Torino.
“Questa mattina intorno alle otto ho sentito delle voci di donna urlare nel cortile di casa mia. Ho subito capito che era qualcosa di grave e abbiamo chiamato la polizia e l’ambulanza”, racconta un vicino di casa. “Da dove sono io – aggiunge – non ho potuto vedere se qualcuno sia scappato”. “Negli ultimi giorni non ho notato nulla di strano”, racconta la titolare del ristorante ‘Santa Polenta’ che si trova accanto all’entrata del cortile nel quale è avvenuto l’agguato. “Fino a ieri sera – aggiunge – qui era il deserto totale, non ho notato nessuna situazione particolare. La zona è di solito molto tranquilla, in passato lo era di meno. Vedevo spesso Musy e la sua famiglia entrare e uscire dal portone, che però è solitamente chiuso e inaccessibile, a meno che non si citofoni”.
Alle Molinette si è subito recato il sindaco di Torino Piero Fassino. “Sgomento e dolore – ha espresso – per un atto di violenza inaudita”, parlando di “evidente, assoluta e ferma condanna di un episodio grave, quali che siano la dinamica e le ragioni”. Dopo aver appreso la notizia del ferimento, da Roma sono partiti il leader e il segretario dell’Udc, Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa, per fare visita al collega di partito colpito nell’agguato.
“Vicino a Musy e alla sua famiglia. Forza Alberto!”, ha scritto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, su Twitter. “Senza parole per l’attentato di Torino. Speriamo con tutto il cuore che Alberto Musy ce la faccia. Incredulità e sgomento”, è stato invece il tweet del vicesegretario del Partito democratico, Enrico Letta. “Esprimo massima solidarietà e vicinanza – scrive in una nota la senatrice dell’Italia dei valori, Patrizia Bugnano – al consigliere comunale Musy, collega avvocato, vittima di un gravissimo attentato che lascia profondamente addolorati e sconcertati. In attesa che gli inquirenti facciano luce su questo preoccupante episodio, gli auguro una pronta guarigione”.
Alberto Maria Musy, 44 anni, è avvocato del foro di Torino. Socio dello studio Musy Bianco e Associati è docente di diritto comparato all’Università del Piemonte orientale. Ha insegnato alla Bocconi, all’Académie de Nantes, alla Benjamin N. Cardozo School of Law di New York e in molte altre università del mondo. Laureato a Torino e poi a Berkley nel 1995, ha condotto ricerche e studi in tema di circolazione del modello giuridico anglo-americano in Italia, curando in modo particolare gli aspetti relativi al trust, alle interazioni tra scelte d’impresa e ambiente normativo e dell’efficienza della giustizia civile. E’ presidente dell’associazione ‘Corridoi Atlantici’ che dal 2005 organizza le ‘Stresa Lectures Series’ e direttore della rivista elettronica ‘Agenda Liberale’.
Ha collaborato con diverse associazioni internazionali che si occupano di diritto e ha, nel suo curriculum, numerose pubblicazioni di diritto civile e diritto comparato, nonché decine di articoli pubblicati sulle più prestigiose riviste di giurisprudenza. Padre di quattro figlie, nel 2011 è sceso in campo alle amministrative di Torino, candidandosi a sindaco della città per il Terzo Polo. Dopo la vittoria di Piero Fassino, Musy è diventato consigliere comunale.
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