Bhubaneshwar (India), 20 mar. (LaPresse/AP) – I due italiani rapiti in India, Paolo Bosusco e Claudio Colangelo, stanno bene. Lo hanno annunciato i ribelli maoisti che li hanno sequestrati sabato nello Stato dell’Orissa. “Vengono dati loro cibo e altre cose, non hanno alcun problema”, ha detto il leader dei militanti Sunil Sabiryasachi Panda in una registrazione inviata ai media indiani. I rapitori hanno minacciato di consegnare gli italiani ad altri ribelli nel vicino Stato del Chattisgargh, se le loro richieste non saranno accolte. Questo complicherebbe ulteriormente la situazione. Secondo quanto riferisce l’emittente televisiva indiana Ndtv nel suo sito web, i ribelli hanno fissato un nuovo ultimatum per stasera, chiedendo al governo dell’Orissa anche la liberazione di tre loro leader, Gana-nath Patra, Subha-shree Panda e Ashutosh Soren.
Si aprono però degli spiragli. I ribelli hanno sospeso le ostilità per negoziare il loro rilascio, accettando l’offerta del governatore dello Stato dell’Orissa, Naveen Patnaik, che aveva annunciato lo stop delle operazioni militari contro di loro a condizione che anche questi rinunciassero alle armi durante i colloqui. I maoisti hanno nominato tre negoziatori. Uno di loro però è in carcere. Si tratta di Narayan Sanyal, uno dei leader dei ribelli. Il gesto rappresenta una forma di pressione per imporre la condizione preliminare della liberazione di Sanyal ai negoziati. Gli altri due negoziatori sono Dandapani Mohanty e l’avvocato Biswapriya Kanungo, entrambi attivisti dei diritti umani.
Le richieste dei maoisti sono principalmente due: la prima è che l’interruzione delle operazioni militari da parte del governo sia generalizzata e definitiva; la seconda è la liberazione di vari leader e militanti maoisti attualmente in carcere.
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