Reggio Calabria, 5 mar. (LaPresse) – Un’altra morte bianca in un palazzetto della musica. La vittima è Matteo Armellini, 31 anni, di Roma. E’ deceduto nel crollo di una struttura del palco per il concerto di Laura Pausini, che era in programma stasera a Reggio Calabria, al Pala Calafiore. Due suoi colleghi sono rimasti feriti: uno, in particolare, ha riportato più fratture ed è stato ricoverato all’ospedale di Reggio Calabria, ma non è grave. La struttura in acciaio del palco, crollata nella notte mentre veniva allestita, ha ceduto improvvisamente finendo sopra la tribuna. Il cedimento ha fatto crollare la rete metallica sopra il palco, abbattutasi sugli operai impegnati in quel momento a montare le illuminazioni.
Scioccata la cantante Laura Pausini, che sul suo profilo Facebook, riguardo l’incidente che è costato la vita al tecnico 31enne dice: “Scrivere queste parole per me è davvero molto difficile e doloroso… mi trovo in uno stato di confusione e fragilità molto forti. Questa notte il nostro amico e compagno di viaggio Matteo Armellini ha perso la vita a Reggio Calabria. Matteo era un rigger, un tecnico esperto, un ragazzo giovane, forte, riservato, gentile e sempre attento a far sì che il suo e il nostro lavoro fosse il migliore di tutti”. “Mi sento impotente di fronte a questa perdita – scrive la Pausini – e vorrei poter far qualcosa ma so di non poter fare niente e questo mi fa sentire ancora peggio. Sono vicina alla sua famiglia e alla sua fidanzata con tutto il mio cuore… le mie e le nostre sentite condoglianze vengono davvero dall’anima”. Per la Pausini “il lutto è totale” e “devastante”.
La società organizzatrice dei concerti di Laura Pausini ha annullato lo spettacolo di stasera. “Siamo tutti sotto choc per la tragica morte di Matteo Armellini; siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore infinito e ci uniamo al cordoglio per la scomparsa di Matteo”, dichiara in una nota Ferdinando Salzano, amministratore delegato di F&P Group. “Matteo si trovata a terra in attesa di iniziare il proprio lavoro – spiega Salzano – e a causa del cedimento della struttura di appendimento, necessaria per ospitare gli impianti audio, luci e video dell’Inedito World Tour, è stato travolto ancor prima che iniziasse il lavoro di allestimento della nostra produzione, che di fatto non è avvenuto. Il concerto previsto per stasera è cancellato”.
A dicembre era crollato il palco allestito al PalaTrieste per il live di Jovanotti, causando un morto, Francesco Pinna, studente che lavorava al montaggio della struttura, 20enne. Lo stesso Jovanotti è subito intervenuto con un messaggio su Twitter: “E’ necessaria una discussione molto seria tra organismi competenti su come possiamo migliorare il livello di sicurezza. Per noi addetti ai lavori e per il pubblico – scrive -. Le normative ci sono e nei tour vengono rispettate ma dobbiamo capire tutti noi coinvolti cosa deve cambiare”. “Un abbraccio a Laura – afferma il cantante – e alla sua squadra vicino alla famiglia di Matteo Armelini. Molto dolore per quello che è accaduto di nuovo stanotte a Reggio Calabria”.
L’incidente di questa notte a Reggio Calabria lascia sgomento il mondo della musica: “Non trovo le parole per esprimere il mio cordoglio. Un luogo di felicità si trasforma in un luogo di tragedia”, sono le parole di Fiorella Mannoia su Twitter commentando la tragedia. La Mannoia con la Pausini e Giorgia ha calcato il palco di San Siro per l’evento di beneficenza ‘Amiche per l’Abruzzo’. “Mi dispiace moltissimo per l’incidente di Reggio Calabria al montaggio del palco per il concerto di Laura, è terribile per il ragazzo che è morto, per la sua famiglia, per gli altri tecnici che erano lì, per i feriti, e penso che Laura stia malissimo. Solidarietà a tutti”, ha scritto Giorgia su Facebook, esprimendo il suo cordoglio.
L’incidente riaccende la discussione sulle condizioni di sicurezza in cui operano le manovalanze che allestiscono i palchi per i tour dei big della musica. “Un crollo può essere una tragica fatalità, ma due crolli sono l’indizio di qualcosa che non quadra”, afferma il Codacons, sottolineando che “si tratta del secondo cedimento strutturale in meno di 3 mesi, considerato l’incidente avvenuto a dicembre per il concerto di Jovanotti”. Il Codacons “si interroga su come vengono esaminate le domande di agibilità per i pubblici spettacoli. L’autorità di pubblica sicurezza, infatti, dovrebbe far verificare da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza della struttura. Se, quindi, si tratta del tour di un cantante, l’agibilità del palco ha superato decine di esami a seconda della città in cui è avvenuto il concerto”. “Se, invece il crollo è dipeso dal palazzetto – dice il Codacons – che non ha retto il peso del palco allora ci si interroga se queste strutture, sempre più grandi e spettacolari, siano adatte ad un tour, viste le carenze strutturali endemiche degli stadi e dei palazzetti italiani che solitamente ospitano questi concerti”. “Se, infine, è dipeso da un errore umano – conclude l’associazione dei consumatori – allora ci si interroga se le procedure di montaggio, per rispettare i tempi stetti esistenti tra una esibizione e l’altra, garantiscano effettivamente la sicurezza dei lavoratori”.
Anche il sindacato leva la sua voce e chiede più controlli. “E’ triste che ancora una volta la preparazione di un concerto porta alla morte di lavoratori. Basta omicidi nel lavoro. Prima la sicurezza”, scrive su Twitter il segretario della Cisl Raffaele Bonanni. Anche il segretario confederale della Cisl, Fulvio Giacomassi, “di fronte all’ ennesima tragica vittima sul lavoro, un’altra, a distanza di solo qualche mese dopo quella di Trieste” rinnova “insieme al cordoglio alla famiglia, l’invito agli enti preposti ad intensificare i controlli e la vigilanza”.
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