Roma, 5 mar. (LaPresse) – “Le indagini proseguono, e presto ci saranno altre notizie. Dobbiamo renderci conto che ci sono giustizia sportiva e giustizia penale, ed entrambe stanno lavorando e lavoreranno. Non è pensabile parlare di amnistia”. Così il capo della Polizia, Antonio Manganelli, a margine del ‘Seminario di alto livello sulla legalità nello sport’, presso la Scuola Superiore di Polizia a Roma. “Abbiamo già individuato partite truccate con il coinvolgimento di tesserati – ha continuato il capo della polizia – e ne stiamo individuando ancora altre. In Italia abbiamo constatato che non è un fenomeno di poco conto”.

“La questione delle scommesse è, al momento, in primissimo piano, ed è grave quanto il doping”, gli ha fatto eco il segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi. ” Si tratta di una battaglia molto difficile – ha proseguito Pagnozzi – e di una questione molto complessa perché ci sono in ballo le varie legislazioni, europee e non. Per questo si sta lavorando duramente e si deve continuare perché tutto quello che si riesce a fare è importante”.

Secondo il presidente della Figc, Giancarlo Abete, “le scommesse sono uno scandalo internazionale, ma noi abbiamo gli anticorpi per combatterlo”. “Nel momento in cui cresce il giro d’affari attorno allo sport – ha continuato – è normale che possa aumentare anche il rischio dell’intervento della criminalita’ organizzata, ma noi abbiamo sempre garantito la legalita’ delle partite e combatteremo con passione attraverso i nostri valori. Diamo obiettivi precisi, la cosa piu’ importante e’ la coesione tra Ministero dell’Interno, forze dell’ordine e il mondo dello sport”.

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