Roma, 4 mar. (LaPresse) – I palombari della marina militare, con l’esplorazione odierna della zona hall e delle aree del casinò e del ristorante Roma, hanno concluso le attività di ricognizione del settore di prua del ponte 4 della Costa Concordia, dal quale hanno avuto modo di accedere anche ai ponti superiore ed inferiore. Lo rende noto in un comunicato la struttura del Commissario delegato per l’emergenza per il naufragio della nave Costa Concordia. “Nei prossimi giorni l’attività di ricerca subacquea – continua la nota – si concentrerà nelle aree di poppa non ancora esplorate; i percorsi precedentemente allestiti ed ispezionati dai vigili del fuoco, infatti, consentiranno agli uomini del Gos di poter raggiungere maggiori profondità. Si sono svolte l’ordinaria attività di sopralluogo e assistenza in mare della capitaneria di porto, nonché le quotidiane immersioni dei sommozzatori della polizia e dei vigili del fuoco per il monitoraggio dei marker che registrano i movimenti dello scafo”.
Non ci sono anomalie da segnalare né nei movimenti della Costa Concordia monitorati dagli esperti del dipartimento di Scienze della terra dell’Università di Firenze, né nei rilevamenti ambientali assicurati da Ispra e Arpat.Lo rende noto in un comunicato la struttura del Commissario delegato per l’emergenza per il naufragio della nave Costa Concordia .I tecnici di Smit Salvage e Neri, fa sapere il Commissario, nella notte hanno portato a termine la realizzazione del varco nello scafo, mentre è tutt’ora in corso il recupero del carburante presente, in galleggiamento, all’interno della sala macchine. Al momento sono stati aspirati e convogliati all’interno della nave cisterna Elba circa 51 metri cubi di idrocarburi misti ad acqua.
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