Bologna, 4 mar. (LaPresse) – Bologna ha dato l’ultimo saluto a Lucio Dalla. Migliaia di persone hanno assistito al funerale: chi ha potuto è entrato a seguire la cerimonia nella basilica di San Petronio, moltissimi sono rimasti in una piazza Maggiore gremita, dove era stato allestito un maxischermo. Bloccato il centro della città, la salma è stata portata dal cortile d’onore di Palazzo d’Accursio, sede del Consiglio comunale, dove era stata allestita la camera ardente, alla basilica, tra gli applausi della folla. A concludere la cerimonia è stato Marco Alemanno, stretto collaboratore di Lucio Dalla e suo intimo amico, leggendo il testo di “Le rondini”, celebre canzone di Lucio Dalla. Quando ha terminato la lettura, la voce strozzata dalle lacrime, è scattato un lungo e commosso applauso.

Il sindaco di Bologna ha proclamato per la giornata di oggi il lutto cittadino: la campana dell’Arengo ha rintoccato in concomitanza con la partenza del feretro dal palazzo comunale. Per l’intera giornata la bandiera comunale verrà esposta listata a lutto. Tante le personalità dello spettacolo giunte per dare l’estremo saluto al cantante. Tra gli altri anche Roberto Vecchioni e Gianni Morandi. Presente anche il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini. “Bologna è triste però c’è una serenità di fondo”, ha detto. “Dalla – ha spiegato – ha incarnato benissimo lo spirito di questa città. Oggi è come se fosse caduta la torre degli asinelli”. A proposito del fatto che Dalla non avrebbe voluto politici al proprio funerale, Casini ha risposto: “Io mi classifico amico, sono qui sotto la voce amico”.

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