No Tav paralizzano l’Italia

No Tav paralizzano l’Italia

Torino, 1 mar. (LaPresse) – Ancora una giornata di mobilitazione dei No Tav, questa volta in tutta Italia. All’indomani del violento sgombero dell’autostrada Torino-Bardonecchia, i No Tav sono tornati a farsi sentire a ogni angolo della penisola: manifestazioni a Torino, Milano, Bologna, Firenze, Brescia, Salerno, Napoli, Palermo, Genova, e numerose altre città con l’occupazione di diverse stazioni. Intanto in Val Susa i militanti contro la Torino-Lione hanno occupato nuovamente la Torino-Bardonecchia. Per valutare la situazione il premier Mario Monti ha convocato domani un vertice straordinario a palazzo Chigi con il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, il ministro dello Sviluppo economico, Trasporti e Infrastrutture, Corrado Passera, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà e il commissario straordinario di governo Mario Virano.

In mattinata i No Tav hanno occupato per un paio d’ore a Roma la sede nazionale del Pd, calando uno striscione con la scritta ‘Giù le mani dalla Val Susa’. “Sono molto preoccupato. Siamo disponibili, giorno e notte, a parlare con i giovani, ma ci vuole una netta presa di distanza dalla violenza”, ha commentato il leader del partito, Pier Luigi Bersani. Alle 18 poi sono scattati cortei in tutta Italia, che erano stati annunciati ieri sera dal leader dei No Tav Alberto Perino. A Torino diverse centinaia di No Tav ha tenuto un presidio davanti alla sede della Rai che si è trasformato in un corteo che è arrivato fino alla stazione di Porta Nuova, dove i manifestanti hanno occupato i binari per qualche decina di minuti, prima di riprendere il cammino e terminare il corteo all’università.

A Milano diverse centinaia di No Tav hanno sfilato in corteo. In un primo momento hanno tentato di occupare i binari della stazione centrale ma sono stati bloccati da un cordone delle forze dell’ordine. Qualche momento di tensione si è registrato all’esterno della stazione, fanno sapere dalla questura, spiegando che sono state condotte alcune “azioni di contenimento”. “La polizia ha caricato ma non sono state cariche troppo dure”, spiega Luca, un manifestante, all’emittente antagonista torinese radio Blackout. “Così tanta gente non me la sarei aspettata per un appuntamento convocato ieri sera”, aggiunge.

Una quarantina di manifestanti No Tav ha rallentato il traffico sull’autostrada Palermo-Catania, in direzione della città etnea. Un corteo di qualche centinaio di persone ha sfilato anche a Parma. “Stiamo bloccando gli incroci attorno alla stazione”, annuncia una manifestante, spiegando che l’intenzione è fermare gli automobilisti per spiegare le ragioni dei No Tav.

Un corteo No Tav si è mosso anche a Cagliari. Alcune centinaia di persone si sono riunite in piazza della Repubblica. Da giorni, spiega Mauro, un manifestante, “ci stiamo muovendo in solidarietà con la Val Susa. Subito dopo gli arresti avevamo fatto presidi con blocchi stradali e anche dei treni. Lunedì dopo il terribile evento che ha colpito Luca Abbà ci siamo organizzati per dare una risposta con un presidio che abbiamo chiamato ‘baita Casteddu’”, in onore alla baita Clarea, presidio storico dei No Tav in Val Susa sgomberato questa settimana.

Circa 300 manifestanti hanno sfilato per il centro di Bologna. Il corteo, autorizzato, è partito alle 18 da piazza Maggiore e al momento si trova nella zona dei viali della circonvallazione. Il gruppo di dimostranti no Tav si è unito a quello che, a partire dalle 16 di oggi, ha sfilato in centro in occasione della Giornata dei migranti. Un gruppo di manifestanti No Tav ha occupato l’autostrada A14 Bologna-Taranto, costringendo il gestore a chiudere il tratto tra il bivio A14/A13 Bologna-Padova e Bologna Fiera in direzione Taranto.

A Genova un corteo No Tav di circa 200 persone ha attraversato il centro. Partito dalla prefettura, è giunto nei pressi della stazione Brignole, dove ha occupato i binari. Manifestazione anche ad Alessandria, dove un corteo ha bloccato per circa un’ora il traffico, protestando all’ingresso est della città. Dopo che la polizia è riuscita a deviare il traffico stradale, il corteo si è spostato, dirigendosi verso il centro e ora prosegue il presidio nei pressi di piazza Genova, dove ha inizio via Dante, una delle principali strade dello shopping alessandrino.

Nel corso del tardo pomeriggio I No Tav hanno occupato alle 18.50 la stazione di Napoli Centrale. In un primo momento avevano occupato solo i binari dell’alta velocità, poi anche il resto della stazione, bloccando anche i regionali. Dopo un’ora i manifestanti sono andati via e alle 19.55 la circolazione ferroviaria è tornata alla normalità. Anche a Salerno è stata bloccata la stazione.

La stazione di Brescia è stata occupata intorno alle 19.35. La circolazione sulla linea Milano-Venezia è stata interrotta. Una decina di dimostranti No Tav ha occupato anche la stazione di Paola, in provincia di Cosenza, mettendosi davanti a due treni diretti a Roma, e bloccando la circolazione ferroviaria sulla linea dalle 17 alle 17.20 e poi dalle 18.07 alle 18.27. Entrambi i treni hanno subito un ritardo di una ventina di minuti ma non si sono registrate tensioni.

In serata in Val Susa si è tenuta una nuova assemblea dei No Tav, che hanno deciso di rioccupare la Torino-Bardonecchia. Un migliaio di manifestanti è salito sull’arteria stradale e ha realizzato 4 barricate, due per carreggiata. Il gruppo ha anche piazzato un elevatore della Sitalfa, la società di gestione dell’A32, all’ingresso della galleria Prapuntin, a un chilometro circa dal presidio sgomberato ieri. Dopo di che hanno acceso un grosso falò. Il rogo si è trasformato in un principio di incendio, con fiamme alte tre metri, larga quanto la base della galleria.

Le proteste sono state anche virtuali: il gruppo Anonymous ha reso il sito del Comune di Torino irraggiungile per qualche minuto, rivendicando l’azione con un comunicato. “Con questa operazione non vogliamo interrompere alcun servizio, ma vogliamo semplicemente coinvolgere l’attenzione mediatica sugli avvenimenti attuali che vengono pressoché ignorati”, hanno spiegato.

Vista la situazione, il presidente del Consiglio Mario Monti ha convocato per domani pomeriggio a Palazzo Chigi, al suo rientro da Bruxelles dove si trova per il Consiglio europeo, una riunione sui lavori per l’asse ferroviario Tav Torino-Lione, “per verificarne lo stato di avanzamento nelle necessarie misure di sicurezza”. Alla riunione parteciperanno la Cancellieri, Passera, Catricalà e Virano.

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