Milano, 30 gen. (LaPresse) – L’operazione anti-illegalità scattata a Milano nella notte del 28 gennaio ha permesso di rilevare nei 115 esercizi controllati un aumento sensibile degli incassi, che si è attestato su una media del 44% in più rispetto al sabato precedente. Emblematico, in questo senso, è il caso di un esercizio in cui i ricavi sono lievitati di oltre il 200%. Inoltre, in 55 esercizi sono state riscontrate diverse irregolarità relative al mancato aggiornamento dei registri dei corrispettivi, alle emissioni degli scontrini fiscali, alle incongruità con le dichiarazioni presentate ai fini degli studi di settore (per esempio, numero dei beni strumentali comunicati: tavoli, sedie, grandi elettrodomestici). Infine, in 33 locali sono stati riscontrati 116 lavoratori in nero. Lo comunica l’Agenzia delle entrate della Lombardia.

L’operazione ha visto la partecipazione di 405 ispettori. Di questi, 280 erano funzionari dell’Agenzia delle entrate della Lombardia, 125 dell’Inps. L’intervento è stato realizzato con la cooperazione di circa cinquanta pattuglie della polizia locale con l’impegno di oltre 100 agenti. I controlli hanno riguardato 115 esercizi fra ristoranti, discoteche e bar situati nelle zone della città maggiormente frequentate il sabato sera. Si va da Corso Como, a Brera, passando per San Babila, Corso Sempione, Via Manzoni, Piazza Wagner, Navigli, Molino delle Armi.

“Sono soddisfatto di come l’operazione è stata condotta – spiega in una nota Carlo Palumbo, direttore regionale dell’Agenzia delle entrate della Lombardia – soprattutto perché ci sono stati rivolti apprezzamenti per la professionalità dei nostri funzionari da parte degli stessi titolari dei locali. In ogni caso, per quanto ci riguarda si tratta di un’operazione che rientra fra quelle programmate per mantenere un elevato presidio del territorio. La collaborazione e il coordinamento con l’Inps e il Comune – che voglio ringraziare – inoltre, hanno funzionato molto bene. Grazie a questa iniziativa abbiamo raccolto informazioni molto utili che, in una fase successiva, saranno valutate in contraddittorio con il contribuente. Credo che la maggior parte dei commercianti apprezzi tali iniziative in quanto è ben consapevole dell’effetto distorsivo della concorrenza che viene causato da chi non rispetta gli obblighi di legge”. “I controlli in materia fiscale e di rispetto sulla normativa del lavoro – ha aggiunto l’assessore al Bilancio del Comune di Milano Bruno Tabacci – sono necessari per evitare, come ha detto più volte il presidente del Consiglio Mario Monti, che gli evasori continuino a dare pane avvelenato ai loro figli. Le istituzioni devono fare il loro dovere e il Comune di Milano vuole essere in prima fila”.

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