Grosseto, 17 gen. (LaPresse) – I sommozzatori della guardia costiera hanno individuato altri 5 cadaveri nella nave Costa – Concordia, affondata davanti all’isola del Giglio.
I corpi senza vita si trovano nella parte di poppa sommersa dello scafo. Ora i soccorritori procederanno quindi alle operazioni di recupero. Il bilancio dei morti sale a 11 mentre quello dei dispersi scende a 23, dopo che un cittadino tedesco è stato rintracciato nella sua casa. Prima dell’ultimo ritrovamento di persone decedute sullo scafo l’unità di crisi stamane aveva reso noto che “un gruppo tecnico costituito da rappresentanti della Prefettura, del Dipartimento della Protezione Civile e della Guardia Costiera ha effettuato un accurato lavoro di rilevazione delle persone disperse a seguito dell’incidente della nave Costa Concordia. Al momento, risultano non rintracciate 29 persone, di cui quattro dell’equipaggio”. L”Unità di Crisi presieduta dal Prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, in ha informato che fra i dipersi c’erano 6 italiani di cui un membro dell’equipaggio; 14 tedeschi; 4 francesi; 1 membro dell’equipaggio ungherese; due cittadini statunitensi; 1 membro dell’equipaggio indiano; 1 membro dell’equipaggio peruviano. Una contabilità che dovrà essere aggiornata alla lice delle indentificazioni degli ultimi 5 cadaveri individuati dagli uomini dellla guardia costiera.
Nel dettaglio, l’attività del gruppo tecnico è consistita nel raffronto tra la lista dei 4.232 imbarcati, fornita da Costa Crociere, con l’elenco dei passeggeri – in gran parte stranieri e sprovvisti di documento di riconoscimento – elaborato al centro di accoglienza allestito a Porto Santo Stefano, successivamente integrato con i dati pervenuti dagli Ospedali, dalle Ambasciate, dai Consolati nonché dagli elenchi delle persone alloggiate nelle varie strutture ricettive.
Sono state verificate anche le informazioni provenienti dalla lista delle persone trasferite in elicottero dall’Isola del Giglio direttamente a Grosseto, senza transitare dal centro di accoglienza di Porto Santo Stefano, nonché le ultime indicazioni fatte pervenire nella giornata di ieri dalle Autorità consolari tedesche.
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