Emilio Fede indagato per bancarotta Lele Mora, difesa: Mai stato socio

Emilio Fede indagato per bancarotta Lele Mora, difesa: Mai stato socio

Milano, 28 lug. (LaPresse) – Il direttore del tg 4 Emilio Fede è indagato per concorso in bancarotta fraudolenta nell’inchiesta sul fallimento della LM management di Lele Mora, in carcere ad Opera dal 20 giugno scorso per aver distratto fondi alla sua società. In particolare, il ruolo di Emilio Fede nel fallimento della LM Management riguarderebbe il prestito da 2,85 milioni di euro che Silvio Berlusconi, tramite Giuseppe Spinelli, ha versato in tre diverse tranche a Lele Mora per aiutarlo a salvare la sua società.

I pm Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, titolari dell’inchiesta, hanno ascoltato Fede nei giorni scorsi e Mora questa mattina proprio per poter mettere a confronto le versioni dei due indagati che sarebbero opposte. Secondo Mora, Fede avrebbe trattenuto circa il 50% della somma versata da Berlusconi. Il direttore del Tg4 sostiene di aver ricevuto circa 400mila euro in restituzione di un prestito a Mora.

Il prestito da 2,85 milioni di euro che Silvio Berlusconi, tramite un conto intestato a Giuseppe Spinelli, avrebbe versato a Mora è emerso dall’inchiesta Ruby e sarebbe documentato anche da una scrittura privata del gennaio 2010, in mano agli inquirenti, e sottoscritta dal giornalista e dal ‘guru dei vip’. Fede ha detto agli inquirenti di aver trattenuto 400mila euro mentre Mora afferma di avergli dato invece poco meno della metà della somma ricevuta da Berlusconi. Le due versioni, definite “contrapposte” dagli inquirenti, divergerebbero però anche su altri particolari della vicenda. Per questo, i magistrati vogliono stanno continuando ad indagare e cercare riscontri. Nell’indagine sarebbe indagata anche una terza persona, un factotum di Lele Mora.

La difesa del direttore del Tg4 non ha tardato a rispondere. Il legale di Emilio Fede, Gaetano Pecorella, afferma in una nota secondo cui “proprio le rogatorie dimostreranno la verità di quanto affermato da Fede”, che il giornalista non è mai stato socio di Lele Mora, non conosceva come l’agente dei vip gestisse le sue aziende né se fossero in stato di grave insolvenza. “E’ già noto che nel corso delle indagini per il procedimento cosiddetto Ruby era emerso come Lele Mora avesse dato una somma a Fede e che lo stesso Mora aveva pubblicamente dichiarato che tale somma costituiva la restituzione di un prestito avuto nel corso del tempo – ha sottolineato Pecorella – Fede ha ricostruito nel dettaglio, anche attraverso documenti, quale sia stato l’importo a lui restituito”.

“A riprova della trasparenza della sua posizione ha dato il preventivo consenso a qualunque rogatoria ed in qualunque paese estero – ha aggiunto il legale, secondo cui – l’interrogatorio è servito a dare ai magistrati tutte le notizie da loro ritenute necessarie per le indagini, nonché a dimostrare l’estraneità di Emilio Fede alle vicende patrimoniali di Mora”.

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