(LaPresse) “Sono mesi che diciamo libera scelta, siamo contro il green pass, non certifica lo stato di salute della persona. A voi va bene questo sistema? A me e a tutte queste persone no”. Così Pino Fontanarosa, uno dei portavoce torinesi della protesta no green pass che si è tenuta in piazza Castello. “Con tutte le restrizioni a scuola, distanziamento sociale, mascherine, non c’è più niente di umano – ha spiegato ancora ai giornalisti Fontanarosa – Io lo ho ritirato mio figlio, fa la scuola parentale. Quello con i lager è un paragone forte? Me ne assumo la responsabilità. Io ribadisco che ho tolto mio figlio da scuola perché la scuola è come un lager ora”.