In Gran Bretagna Boris Johnson incoraggia i concittadini a guardare al futuro con ottimismo
Il mondo alle prese con la pandemia va ormai in ordine sparso, con notevoli differenze tra i Paesi che sono già più avanti con la campagna di vaccinazione e gli altri. E se nel Regno Unito il primo ministro Boris Johnson incoraggia i concittadini a guardare al futuro con ottimismo (“Tra qualche giorno si torna al pub”), in Germania aleggia ancora lo spettro di un nuovo rigido lockdown.
Oltreoceano, il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, ha lanciato Excelsior Pass, una sorta di passaporto vaccinale sotto forma di app sul telefono, che consentirà a tutti i residenti dello Stato di fornire la prova di essere stati vaccinati contro il Covid-19 o di essere risultati negativi a un tampone molecolare o a un test rapido antigenico. L’obiettivo, spiegano i media locali, è quello di contribuire ad accelerare la riapertura di attività commerciali ed eventi, nel rispetto delle linee guida del dipartimento della Sanità di New York. La piattaforma, gratuita e su base volontaria, è stata sviluppata in partnership con IBM e, come succede per esempio con le carte d’imbarco per gli aerei, consentirà di stampare il proprio pass o di salvarlo sul proprio smartphone (ogni pass avrà un QR code).
Dalla Spagna arriva invece la notizia di un concerto rock con il pubblico, dopo tanto tempo: è attesa infatti la partecipazione di 5mila persone al concerto rock del gruppo Love of Lesbian a Barcellona, che è stato autorizzato dalle autorità sanitarie: i partecipanti dovranno sottoporsi a screening per il Covid-19, un nuovo test dell’efficacia di un modello per grandi eventi già sperimentato a dicembre, ma allora per un concerto di 500 persone (gli organizzatori riferirono che non ci furono segni di contagio). I partecipanti al concerto dovranno sottoporsi a test rapido antigenico alcune ore prima: chi risulterà negativo potrà partecipare all’evento a porte chiuse, in cui saranno però obbligatorie le mascherine. In Spagna in questo momento è in vigore la regola per cui in spazi chiusi si possono radunare non più di quattro persone.
La situazione è tutt’altro che rosea in Germania: il Paese ha bisogno di un lockdown rigido di almeno 10-14 giorni per ridurre il rapido aumento di contagi di coronavirus, secondo il ministro della Sanità tedesco, Jens Spahn. “Se guardiamo ai numeri, compresi gli sviluppi di oggi, abbiamo bisogno di altri 10-14 giorni almeno di riduzione vera e propria di contatti e movimenti, un lockdown se volete chiamarlo così, come l’abbiamo avuto a Pasqua dell’anno scorso”, ha precisato.
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