Il tasso di positività crolla al 5,9%. Le terapie intensive scendono di 17 unità, i pazienti nei reparti ordinari di 27
Calano in Italia i nuovi casi di contagio da Covid-19: sono 12.415 quelli registrati nelle ultime 24 ore. Ed è in discesa anche il tasso di positività: a fronte dei 211.778 tamponi processati, tra molecolari e antigenici, la percentuale dei positivi è al 5,9%, con una riduzione dello 0,4% rispetto a sabato. Le vittime sono 377, i guariti 16.510. Secondo i dati del ministero della Salute, scendono i ricoverati nelle terapie intensive: -17 rispetto a ieri. Il totale è di 2.503. I pazienti nei reparti ordinari sono complessivamente 22.757, 27 in meno nelle ultime 24 ore.
Scende sotto la soglia critica la percentuale dei posti letto occupati in intensiva: è al 29%. L’ultimo aggiornamento dei dati dell’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari, calcolati al 16 gennaio, vede per le terapie intensive un calo dal 31% dello scorso 13 gennaio, al 29%. Diminuisce anche l’occupazione dei letti in area non critica, che si attesta al 36%. Anche in questo caso, al di sotto del livello di criticità fissato al 40%.
Intanto, l’Austria annuncia una proroga del lockdown fino al 7 febbraio. Inizialmente le misure restrittive erano previste fino al 24 gennaio, poi il cambio di rotta annunciato dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz. A partire dal 25 gennaio saranno inasprite le regole: scatterà l’obbligo di indossare mascherine Ffp2 nei negozi e sui mezzi pubblici e il distanziamento richiesto sarà di 2 metri. Per quanto riguarda le scuole, il ritorno in aula slitta a dopo le ‘Semesterferien’, cioè le vacanze di febbraio, quando riprenderanno in modo scaglionato: Vienna e la Bassa Austria dovrebbero riprendere le lezioni in presenza l’8 febbraio; Alta Austria e Stiria posticipano di una settimana le ferie e tutte le altre regioni saranno di nuovo in classe il 15 febbraio.
Il Regno Unito annuncia, invece, un nuovo obiettivo: vaccinare tutti gli adulti entro il mese di settembre, somministrando almeno la prima dose. Per metà febbraio, il Paese conta poi di fare la prima iniezione a tutti gli over 70, agli operatori sanitari e alle persone particolarmente vulnerabili al Covid-19. Una volta che quell’obiettivo verrà raggiunto, il Regno Unito offrirà i vaccini a tutti gli over 50; poi sarà la volta degli over 18.
In Italia i vaccinati totali sono almeno 1.123.021. Si tratta di 7.03.542 donne e 419.479 uomini. La fascia d’età più coinvolta è quella tra i 50 e i 59 anni, con 299.525 persone. In particolare, il siero è stato inoculato a 831.823 tra gli operatori sanitari e sociosanitari; 189.810 fra il personale non sanitario e 101.388 ospiti di strutture residenziali.
Tornando a volgere lo sguardo all’estero, la Cina ha comunicato che sono 109 i nuovi casi di contagio confermati, due terzi dei quali nella provincia di Hebei a nord di Pechino, e nessun decesso. Il Messico ha registrato, invece, oltre 20mila positivi per il secondo giorno di fila. Le infezioni confermate sabato sono state precisamente 20.523.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata