Se arriverà l'ok delle autorità sanitarie, l'Ungheria sarà il primo paese Ue ad utilizzare il vaccino Sinopharm
In aperta polemica con l’Ue, accusata di andare troppo a rilento con le forniture di vaccini contro il coronavirus, l’Ungheria ha annunciato di avere raggiunto un accordo con la cinese Sinopharm per comprare il suo vaccino, spiegando che il primo carico potrebbe contenere fino a un milione di dosi. Secondo il capo dell’ufficio del primo ministro Viktor Orban, Gergely Gulyas, i rifornimenti in arrivo tramite l’Unione europea sono appunto troppo lenti, con meno di 100mila dosi a settimana, e a questi ritmi ci vorrebbero circa 30 settimane per vaccinare 3 milioni di persone. Per il vaccino cinese è atteso adesso il via libera delle autorità sanitarie ungheresi. “Non siamo in grado di procedere più rapidamente con le vaccinazioni non a causa del sistema sanitario ungherese, ma perché mancano le forniture di vaccini”, ha tuonato il premier Orban puntando il dito contro l’Ue. Nell’Unione europea il tasso di vaccinazione è al di sotto dell’1%, “mentre il Regno Unito post Brexit ha già vaccinato circa il 4% della popolazione”, ha aggiunto Orban continuando ad attaccare Bruxelles.
Se le autorità sanitarie locali approveranno il vaccino cinese, l’Ungheria sarà il primo Paese Ue ad accettarlo. Riferendosi al fatto che la Commissaria Ue per la sanità Stella Kyriakides ha detto che gli Stati membri non dovrebbero negoziare singolarmente con i produttori di vaccini – riporta la stampa ungherese – il premier Orban ha citato gli ungheresi che muoiono ogni giorno e ha detto: “Un commissario greco non dovrebbe dirmi cosa fare”. Prima ancora di Orban, anche il ministro degli Esteri Péter Szijjártó aveva attaccato giovedì l’Ue per la lentezza delle forniture dei vaccini, dicendo che le restrizioni legate al Covid-19 non possono essere eliminate a causa delle “procedure d’acquisto dei vaccini scandalosamente lente” della Commissione Ue
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