Premio "Rosa Camuna" alle dottoresse Malara e Ricevuti per aver curato il paziente uno

In Lombardia il piano vaccinale contro il Covid-19 è già stato predisposto. Parola del governatore Attilio Fontana. “Il 27 dicembre mattina all’ospedale Niguarda arriveranno 1.620 dosi del vaccino che saranno distribuite a Milano e nelle 11 province lombarde – annuncia nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sulla pandemia -. Dosi che saranno simbolicamente inoculate ai rappresentanti del mondo della sanità”.

Dopo questa prima fase, scatterà una vera e proprio operazione a tappeto. “Entro gli ultimi giorni dell’anno e i primi del prossimo anno – precisa Fontana – inizierà ad arrivare una fornitura sostanziale che consentirà di procedere a una graduale vaccinazione di tutta la popolazione lombarda”. Sono già stati individuati i 65 siti di stoccaggio dei vaccini sul territorio, attrezzati anche per conservare le provette a bassissime temperatura, e sono stati individuati i punti dove accogliere i pazienti, anche negli ospedali.

Tutto è pronto, insomma, per ingaggiare quella che Fontana definisce “la battaglia decisiva” al virus che medici, infermieri e personale sanitario lombardo hanno ingaggiato da mesi. Per premiare la loro tenacia e professionalità, Fontana ha voluto assegnare il premio ‘Rosa Camuna’ alla dottoressa Annalisa Malara che insieme con la collega Laura Ricevuti all’ospedale di Codogno (Lodi) a febbraio dello scorso anno hanno individuato e curato il paziente uno. Gli ospedali lombardi, sottolinea il governatore Fontana, sarebbero preparati anche a curare la “variante inglese del Covid-19, di cui al momento “in Lombardia non ci sono casi accertati”. Si sta lavorando, però, per verificare se tra coloro che sono rientrarti dalla Gran Bretagna per le feste vi sia qualche contagiato. “Le Ats della Lombardia procederanno in questi giorni a contattare per effettuare il tampone ai 1.500 cittadini che hanno dichiarato di essere stati in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord a partire dal 6 dicembre scorso”, ha annunciato l’assessore al Welfare Giulio Gallera.

Troppo presto, dunque, per abbassare la guardia, perché il contagio in Lombardia, pur avendo rallentato molto, morde ancora: sono 950 i nuovi casi di positività registrati nelle ultime 24 ore in tutta la regione, a fronte di 10.587 tamponi effettuati, con un rapporto tra positive e test dell’8,9%. Ben 561 le persone ricoverate in terapia intensiva, 22 in meno di ieri, e 4.232 quelle negli altri reparti Covid, 109 in meno. I decessi sono stati 41, per un totale complessivo di 24.420. Per quanto riguarda le province, a Milano si sono verificati 426 casi, di cui 173 in città, seguita da Monza e dalla Brianza, da Brescia con 157 e da Bergamo con 72.

Proprio per scongiurare una terza ondata, il governatore Fontana è pronto a riaprire le scuole dal 7 gennaio, ma con prudenza. “Siamo pronti ad affrontare dove necessario la presenza al 75% ma sottolineiamo l’opportunità che si inizi almeno per i primi periodi con una presenza del 50%” per le suole superiori. “In attesa di realizzare alcuni interventi, sarebbe opportuno un inizio graduale” delle lezioni in presenza per Fontana che ha sollecitato una dilazione da parte del governo.

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