Dall'Olanda alla Germania fino al Regno Unito, sono diversi i Paesi europei che impongono un nuovo lockdown

Mentre il mondo si appresta a superare i 73 milioni di casi di coronavirus da inizio pandemia, l’Europa torna ad adottare misure più drastiche per contenerne la diffusione e scongiurare l’ipotesi (data ormai per scontata da molti virologi) di una terza ondata. Dalla Germania all’Olanda, passando per la Gran Bretagna fino alla Grecia e alla Repubblica Ceca, i Paesi dell’eurozona stanno mettendo in atto la loro strategia per il periodo natalizio con delle chiusure mirate e dei lockdown generalizzati in alcuni casi.

Tra chi ha sposato la linea della rigidità assoluta ci sono Berlino, dove da domani scatterà fino al 10 gennaio un lockdown quasi totale, e Amsterdam che ha deciso di imporre la stessa misura per cinque settimane. Il governo guidato da Angela Merkel ha poi invitato i cittadini a rinunciare allo shopping di Natale suggerendogli di comprare solo lo stretto indispensabile come i generi alimentari. Il primo ministro olandese ha invece parlato alla nazione dichiarando che le nuove misure dureranno almeno fino al 18-19 gennaio e vedranno scuole e negozi chiusi oltre alla serrata dei luoghi pubblici come musei, zoo, biblioteche.

Londra tornerà invece in zona rossa (il livello 3 delle restrizioni) a partire da domani visti gli “aumenti molto bruschi ed esponenziali” dei contagi, come riferito dal ministro della Salute, Matt Hancock. Ci sarà dunque nuovamente il divieto per le persone di incontrarsi al chiuso mentre pub e ristoranti tornano ad abbassare le serrande per la clientela rimanendo attivi solo per il take-away. Hancock ha poi fatto sapere che è stata identificata “una nuova variante di coronavirus che potrebbe essere associata alla diffusione più rapida nel sud dell’Inghilterra”. Proprio nel sud della regione sono stati rintracciati oltre mille casi riconducibili alla variante, che è stata comunque rilevata da almeno 60 autorità locali diverse. Tuttavia “nulla suggerisce” che causi una forma di malattia più grave né che non risponda a un vaccino.

Fermezza voluta anche dalle autorità della Repubblica Ceca che hanno annunciato un coprifuoco notturno e la chiusura di bar e ristoranti per le festività natalizie decretando un limite ai raduni, con solo sei persone massimo, e un divieto di consumo di alcol all’aperto a partire dal 18 dicembre. Anche la Grecia ha optato per la linea dura con chiusure che andranno avanti fino a dopo l’epifania, regole ferree per i pranzi di famiglia e un livello d’allerta massimo per chi entra nel Paese che deve sottoporsi a una quarantena di 10 giorni.

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