Il ministro Boccia: "Una sfida epocale, governo sta lavorando senza sosta"

Una “sfida epocale” da “vincere tutti insieme”. Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, fa il punto con le Regioni sul piano vaccinale anti covid-19. Una partita lunga e da giocare con “massimo sforzo e collaborazione continua”. Boccia assicura che il governo sta lavorando “senza sosta, giorno e notte, dal lunedì alla domenica per arrivare a gennaio pronti per la distribuzione capillare su tutto il territorio nazionale, nei quasi 300 presidi individuati per la somministrazione”. Il via, in attesa dell’ok definitivo dell’Ema, sarà a gennaio “e probabilmente anche in tempi più rapidi di quelli previsti”. L’auspicio, ribadito dal ministro dell Salute, Roberto Speranza, è quello di iniziare già nella prima settimana del mese “tutti insieme” a livello europeo se Pfizer “come da accordi sottoscritti” consegnerà a inizio anno le dosi. Le prime dosi, conferma il governatore della Liguria, Giovanni Toti, dovrebbero arrivare sui territori “nella prima quindicina dei giorni di gennaio”. La regia della vaccinazione resta nazionale ma qualcuno, come il governatore del Veneto Luca Zaia, fa comunque sapere di essersi mosso con l’acquisto di qualche milione di siringhe. “Ho l’ansia che manchi il martello o il chiodo. Visto che in questo Paese una volta manca uno e una volta l’altro”, dichiara per motivare la sua scelta.

Come noto la primissima fase riguarderà operatori sanitari che lavorano nelle strutture sanitarie e ospiti e personale sanitario delle Rsa. Un primo passo di un lavoro titanico e che durerà mesi. “Credo sia ragionevole pensare che entro la fine dell’estate sarà esattamente offerta la possibilità di vaccinarsi a tutte le persone che risiedono in Italia”, dice Franco Locatelli, presidente del Css cercando di fissare una virtuale linea del traguardo. Esclusa al momento l’obbligatorietà resta comunque la volontà di arrivare a un’adesione il più larga possibile. “In questo senso la campagna di sensibilizzazione sarà cruciale”, prosegue Locatelli invitando “gli influencer e tutti quelli che hanno presa mediatica di supportare questa campagna”.

Nel frattempo, ma pure quando la vaccinazione avrà preso il via, resta la regola aurea delle mascherine e del distanziamento. Precauzioni che dovranno essere prese anche e soprattutto durante le festività natalizie. Una recrudescenza del contagio con la temuta terza ondata porterebbe infatti inevitabilmente grossi problemi anche al piano messo in campo per trasformare il prima possibile il covid-19 in un brutto ricordo.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata