Polemico il rappresentante La Scala dopo il nuovo slittamento del closing con Sino-Europe Sports

"Fininvest ha un bisogno fottuto di vendere. Non vuole staccare tra due mesi 75 milioni di assegno, non vuole rinnovare le garanzie, non può permettersi una situazione nella quale le altre partecipate, purtroppo, soffrono, perché Mediaset e Mondadori non porteranno utili. Non è che gli amministratori di Fininvest sono contenti di tenere una partecipazione così. Lo capisco, sono contento e siamo tutti felici che avvenga. Però, forse, è il caso che su questa trattativa si facciano dei passi decisivi". Polemico Giuseppe La Scala, rappresentante dei piccoli azionisti del Milan, dopo l'assemblea dei soci in cui è stato annunciato lo slittamento del closing con Sino-Europe Sports, fuori da Casa Milan.

"Il Milan – ha aggiunto La Scala – sembra il palo della banda dell'Ortica: siamo qui a prendere non 100 lire ma 100 milioni per volta, ma con quale prospettiva? Non m'importa avere 100 milioni tra una settimana, ma 400-500 milioni tra equity e garanzie i cinesi li devono tirare fuori. Se Fininvest ci vuole lasciare in buone mani, deve sedersi al tavolo con uno che ha i quattrini per pagare la quota e poi tenere in piedi il Milan. Se arrivano i cinesi per non fare campagna acquisti, tanto vale continuare con i prestiti a zero".

"Quelli che fantasticano sul fatto che questa è un'operazione per fare rientrare i capitali di Berlusconi – ha sottolineato ancora La Scala – dicono una cosa gravissima, perché significa che accusano gli amministratori di Fininvest di fare false comunicazioni sociali, che è un reato. Mi aspetto che Fininvest e Berlusconi li portino in tribunale. Poi vi pare che, se uno come Berlusconi vuole fare rientrare i capitali dall'estero, lo fa sotto gli occhi di tutto il mondo? Allora vuol dire che è circondato da consulenti pazzi. Io questa cosa non la voglio pensare e, secondo me, non esiste. I cinesi ci sono, ma hanno difficoltà evidenti di raccogliere i fondi e di dimostrare consistenza patrimoniale, perché tra gli imprenditori cinesi c'è una propensione al rischio molto alta".

"Se siamo in queste condizioni adesso – è il ragionamento di La Scala – non è un caso che anche per Berlusconi passano gli anni. È un uomo di 80 anni, ha un amministratore delegato di 70 (Adriano Galliani, ndr) e con 150 anni in due non si amministra una società calcistica in un mondo che è cambiato. Vi pare che gli standard di management del Milan siano come quelli delle migliori società al mondo?"."Dico ai tifosi del Milan di avere pazienza. Con quello che hanno passato in questi anni non chiedo niente di strano. A un certo punto dovremo fare i conti con la circostanza che così non si può più andare avanti. Le forme di protesta come spegnere la televisione e non andare più allo stadio sono il minimo", ha concluso il rappresentante dei piccoli azionisti del Milan.

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