Il Napoli si fa incornare da un Toro tutto cuore e grinta che dopo la Roma firma un’altra vittoria pesante fermando anche la capolista campione d’Italia. L’assenza doppia all’ultimo minuto di due stelle come McTominay e Hojlund, tenuti a riposo per problemi fisici, si rivelano determinanti per i partenopei che mancano di fluidità e ritmo, subiscono nel primo tempo la vivacità dei granata a segno con l’ex ‘Cholito’ Simeone dopo mezz’ora e poi non riescono a concretizzare l’assalto finale reso ancora più amaro dall’annullamento della rete al 92′ di Lang per fuorigioco.
Un ko che conferma quanto questo Napoli dipenda ancora dallo scozzese e soprattutto dalla voracità offensiva del neoacquisto danese. Lucca non è riuscito a imprimere sul match e gli ingressi dopo un’ora di gioco di Politano e Lang non sono bastati a fare la differenza. Così come le scorribande di Spinazzola e le geometrie di De Bruyne.
Seconda sconfitta in campionato per il Napoli
I campioni d’Italia subiscono così la seconda sconfitta in campionato, dopo quella contro il Milan, restano a 15 punti mentre il Toro reduce da due sconfitte e un pareggio risale portandosi a otto punti e smorzando le polemiche che per diverse settimane hanno animato le vigilie dei match granata. La rinuncia ai due titolarissimi (trauma contusivo alla caviglia sinistra per lo scozzese, affaticamento muscolare per il danese), salvaguardati in vista del match di Champions contro il Psv della prossima settimana, si fa subito sentire e a risentirne è la fluidità della manovra.
Il racconto del match contro il Torino
Il primo lampo del match è di Vlasic, il più ispirato tra i granata, che al 10′ va in percussione centrale e calcia un diagonale rasoterra che colpisce il palo interno alle spalle di Milinkovic-Savic. E’ un primo campanello di allarme per i partenopei che provano ad alzare il ritmo costruendo al 23′ una grande chance con De Bruyne che cerca il palo lungo con un destro a giro non trovando lo specchio per un soffio. Decisiva la deviazione quasi impercettibile di un difensore del Torino. Altro brivido in casa granata con un cross basso in area piccola di Di Lorenzo lisciato da Olivera.
Il Toro appare più vivo e agile, quando ribalta il campo lo fa con cattiveria ed efficacia e al 32′ trova la trete con l’ex Simeone: il Choloti sfrutta un rimpallo fortuito, tutto solo in area aggira Milinkovic-savic e deposita la palla in rete con il mancino. Il Napoli sbanda e il Toro prova subito ad approfittarne sfiorando il raddoppio con Pederson: provvidenziale l0’uscita bassa dell’ex portiere granata. La palla toccata dall’esterno del Toro si alza poi sopra la traversa. Al Napoli serve una scossa, gli esterni si abbassano troppo e Lucca non dà i giusti riferimenti centrali infilandosi invece in corridoi dove non trova spazio. Al 45′ serve una uscita perfetta di Israel per strappare il pallone a Spinazzola perfetto nel primo controllo ma poco preciso nel secondo tocco.
Nella ripresa il Napoli entra con più energia e vigore, trascinata proprio da Spinazzola protagonista di una serie di incursioni che mettono in difficoltà il Toro che con ordine prova ad arginare la pressione avversaria. Conte aspetta oltre l’ora di gioco per fare i cambi sostituendo Olivera per Lang e Juan Jesus per Buongiorno. Il primo a ricorrere alla panchina è però Baroni che al 62′ sostituisce Simeone con un altro ex, Ngonge.
La spinta del Napoli va ad intermittenza e si riaccende al 68′ con De Bruyne che calcia di prima in girata con il sinistro non inquadrando la porta. Una fiammata per un ultimo forcing: Conte butta nella mischia Polie Neres e richiama in panchina Ambrosino e Lucca, mai entrato in partita. Il Toro mette centimetri di altezza con Biraghi e Gineitis, il Napoli insiste e usa tutte le proprie energie per acciuffare il pari, Ci riesce Lang che conclude in rete dopo il palo di Politano con un sinistro a giro ma la posizione è irregolare. I campioni d’Italia si fermano ancora, il Toro respira.