Serie A 2025-2026, decisioni Var spiegate allo stadio dall’arbitro

Serie A 2025-2026, decisioni Var spiegate allo stadio dall’arbitro
(Photo by Gianni Santandrea/LaPresse)

La novità illustrata da Rocchi dal ritiro di Cascia. In Serie C arriva il Var a chiamata: cos’è e come funziona

Nel campionato di Serie A 2025-2026 gli arbitri spiegheranno allo stadio le decisioni del Var. La svolta a partire dalla stagione ormai alle porte è stata annunciata oggi dal designatore della Can A e B, Gianluca Rocchi, in conferenza stampa a Cascia (Perugia) dove la classe arbitrale è in raduno. Come già avvenuto nelle semifinali e nella finale di Coppa Italia dello scorso maggio, dal prossimo campionato gli arbitri annunceranno le decisioni del Var al pubblico.

La grande novità è stata già sperimentata al Mondiale per club. L’arbitro potrà spiegare direttamente allo stadio e in tv la decisione assunta dopo un intervento Var, ha fatto sapere Rocchi. Secondo le regole approvate dall’Ifab, quando il processo di revisione è completato, l’arbitro deve mostrare il gesto dello ‘schermo TV’ e comunicare la decisione finale. Le competizioni possono anche implementare un sistema in cui l’arbitro spiega e annuncia pubblicamente le decisioni a seguito di una ‘revisione’ Var o di un lungo ‘controllo’ Var, come delineato nelle linee guida Fifa e nel Manuale Var.

Rocchi: “La bravura è quella di spiegare bene”

“Dobbiamo andare ancora meglio dal punto di vista interpretativo della chiamata Var. È ora di passare dal chiaro e grave errore all’errore, se c’è un forte dubbio il Var deve richiamare l’arbitro, altrimenti a fine campionato ci lamentiamo dei mancati interventi”, ha detto Rocchi. “La tecnologia va usata bene e al momento giusto, ma non deve deresponsabilizzare gli ufficiali di gara. Continueremo a insistere su questo aspetto, soprattutto con i più giovani”.

“Dobbiamo cominciare veramente a ragionare se è rigore intervengo se non lo è non intervengo, cioè il famoso ‘silent check’ dobbiamo cercare di limitarlo il più possibile. Il che vuol dire prendere decisioni corrette in campo, quindi avere coraggio di decidere, e Var che abbiano capacità e personalità per intervenire, anche di fronte a una decisione dubbia. Mi voglio spiegare ancora meglio, non voglio che un Var esca da un Vor (video operation referee). Se tu hai un dubbio forte devi chiamare l’arbitro perché a quel punto è giusto che l’arbitro abbia la capacità di valutare o meno la propria decisione”, ha aggiunto. “Noi siamo partiti da macro obiettivo che era quello di avere chiaro e grave errore. Oggi siamo nelle condizioni di poter andare a correggere l’errore. La bravura loro e nostra deve essere quella di spiegare bene”, ha aggiunto.

Cos’è il Var e quando è stato introdotto

Il Var è lo strumento usato dagli arbitri per esaminare situazioni dubbie tramite l’ausilio di filmati. Il suo utilizzo è stato approvato dall’Ifab a marzo 2016. E’ stato poi introdotto durante i Mondiali per club del 2016 in Giappone e successivamente utilizzato anche ai Mondiali del 2018 in Russia. In Italia, il Var è stato adottato per la prima volta in Serie A nel campionato 2017-2018 e applicato dall’arbitro Fabio Maresca e dall’addetto Var Paolo Valeri già nella prima giornata per l’assegnazione di un rigore a favore del Cagliari nel match tra la Juventus e i sardi a Torino.

L’arbitro può essere assistito dal Var solo in caso di un “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” in relazione a:

  • Rete segnata/non segnata
  • Calcio di rigore/non calcio di rigore
  • Espulsione diretta (non seconda ammonizione)
  • Scambio d’identità – Quando l’arbitro ammonisce o espelle il calciatore sbagliato della squadra che ha commesso l’infrazione

L’arbitro prenderà la decisione finale che può basarsi esclusivamente sulle informazioni del Var e/o sulla revisione del filmato effettuata direttamente dall’arbitro nell’area di revisione. Tranne che per un “grave episodio non visto”, l’arbitro (e, se del caso, gli altri ufficiali di gara “sul terreno”) deve sempre prendere una decisione (inclusa la decisione di non punire una potenziale infrazione); questa decisione non cambia a meno che non sia un “errore chiaro ed evidente”.

Se il gioco è stato interrotto e ripreso, l’arbitro può solo effettuare una revisione e prendere il provvedimento disciplinare appropriato, per un caso di identità errata o per un’infrazione potenziale da espulsione relativa a condotta violenta, all’atto di sputare, mordere o all’agire in modo estremamente offensivo e/o ingiurioso.

Il Var a chiamata in Serie C, come funziona

Tra le novità che a livello arbitrale saranno introdotte dalla prossima stagione, una rilevante riguarda la Serie C. Debutterà infatti il Football Video Support, una sorta di Var a chiamata che dopo il via libera dell’Ifab la Fifa ha deciso di sperimentare nelle serie minori. Il sistema prevede che ogni squadra possa fare due richieste a partita per rivedere eventuali errori o episodi gravi. La decisione su quando chiedere il Football Video Support spetta agli allenatori.

Massimiliano Irrati, Project Lead Var Fifa competitions, ha chiarito tutti gli aspetti del Football Video Support agli arbitri della Can C a Cascia per il raduno pre-campionato: “Dovete comunque dimostrare di avere personalità per prendere decisioni nei momenti critici della gara”, ha detto Irrati, sottolineando soprattutto che “non deve essere visto come una challenge tra arbitro e allenatore”.

© Riproduzione Riservata