"Mi ha accolto sotto la sua ala protettiva quando sono entrata in Rai"

“Bruno è l’unica persona al mondo a cui avrei affidato tutto senza avere un attimo di timore. Quello a cui puoi affidare in mano la tua vita. Aveva una grande ironia, un’umanità infinita e soprattutto il modo di prendersi sul serio fino a un certo punto. Era quello con cui parlare quando ti sentivi persa o spaventata, io ero giovane quindi accadeva spesso”. Così Paola Ferrari a LaPresse abbraccia il ricordo di Bruno Pizzul. “Mi ha accolto sotto la sua ala protettiva quando sono entrata in Rai. Con lui ho condotto la Domenica sportiva nel 1996, prima donna a condurla. Al mio fianco c’era Bruno come opinionista. Ogni lancio che facevo mi diceva brava. In quell’anno ho conosciuto mio marito e mi sono sposata ad aprile. E quando dovevo andare in viaggio di nozze ma non volevo lasciare la conduzione, lui mi disse ‘vai tranquilla la conduco io al posto tuo’. Di quante persone ti puoi fidare nella vita? Dei tuoi figli forse. Bruno era una colonna indistruttibile, ho ricordi così forti legati a lui, radicati nella mia vita. É una mancanza molto forte. L’ultimo grande punto di riferimento che aveva la Rai in questo settore. Era una colonna su cui potevo appoggiarmi, un uomo ironico, prendeva tutto in maniera particolare”.

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