La polizia di Bruxelles ha arrestato oggi il centrocampista Radja Nainggolan, ex giocatore di Roma, Inter, Cagliari e Spal, in relazione a un’indagine sull’importazione di cocaina dal Sud America all’Europa. Secondo gli inquirenti il contrabbando ha luogo attraverso il porto di Anversa.
L’indagine nelle province di Anversa e Bruxelles
Nel contesto di questa indagine, sono state effettuate circa trenta perquisizioni domiciliari, principalmente nella provincia di Anversa e Bruxelles. L’arresto di Nainggolan fa parte di un’indagine più ampia sulla criminalità organizzata, incentrata sulla distribuzione di cocaina all’interno del Belgio. Al momento, le indagini sono ancora in corso.
15 arresti oltre a Naiggolan, sequestrati 2,7 kg cocaina
Sono state arrestate 16 persone, compreso il calciatore Raja Nainggolan, durante le indagini per traffico internazionale di cocaina a Bruxelles. Secondo la stampa belga inoltre sono stati sequestrati 370.430 euro in contanti, oltre a diversi orologi di lusso, gioielli, un centinaio di monete d’oro, diverse armi, due giubbotti antiproiettile, 2,7 chili di cocaina e quattordici veicoli. “Radja Nainggolan ha risposto a tutte le domande e sta collaborando alle indagini della polizia”, ha dichiarato il suo avvocato Omar Souidi, che ha aggiunto che il calciatore “nega ogni coinvolgimento in questo dossier”.
Legale Nainggolan: “Negato ogni coinvolgimento”
“Radja Nainggolan ha risposto a tutte le domande e sta collaborando con le indagini della polizia. Nega ogni coinvolgimento in questo dossier”. Lo ha detto Omar Souidi, avvocato dell’ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter, dopo l’interrogatorio di oggi. Lo riporta De Standaard. “È un peccato per la sua reputazione che ora sia collegato a un dossier internazionale sulla droga. Anche per Nainggolan vale il principio di innocenza. È stato interrogato, ma per essere chiari non è stato ancora accusato”, ha aggiunto Souidi. Domani mattina Naingollan dovrebbe comparire davanti al Gip.