L'allenatore del Real Madrid alla vigilia della sfida di Champions contro il Milan: "Il calcio questa settimana doveva fermarsi"
“Siamo tristi e siamo tutti vicini alla gente di Valencia. Capirete che parlare di calcio in questo momento è molto complicato, così come giocare a calcio”. Lo ha detto l’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti parlando in conferenza stampa a proposito dell’alluvione che ha devastato parte della Spagna, alla vigilia della sfida di Champions League contro il Milan.
“Noi siamo parte di questo paese e questo ci colpisce molto. Per questo cercherò di avere una conferenza il più sensibile possibile, perché non ho alcuna voglia di parlare di calcio“, ha aggiunto. “È una partita speciale per me, mi piacerebbe parlarne, ma per rispetto di tutti vorrei parlare il meno possibile”, ha detto Ancelotti.
Ancelotti: “Il calcio questa settimana doveva fermarsi”
“Ci sono molti modi per aiutare. Il calcio doveva fermarsi questo fine settimana e doveva aiutare” ha aggiunto l’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti parlando in conferenza stampa ancora a proposito dell’alluvione che ha devastato parte della Spagna, alla vigilia della sfida di Champions League contro il Milan, e in riferimento alle polemiche per la decisione della Liga spagnola di far giocare 8 delle 10 partite in programma.
“Il calcio è una festa e puoi festeggiare e far festa quando stai bene. Quando la tua famiglia sta bene e tutti stanno bene. Quando la gente non sta bene – ha aggiunto – non c’è bisogno di fare festa. Il calcio doveva fermarsi. Per me sì. Perché ci sono cose più importanti. Ma non possiamo prendere decisioni. Non siamo noi i responsabili”. Su come pensa che sia stata gestita questa tragedia in Spagna. “Non posso commentare come è stata gestita questa tragedia. Devo fare del mio meglio per cercare di aiutare”, ha concluso.
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