Camera ardente allo stadio Unipol Domus dalle 14 alle 22 e domani, mercoledì, dalle 7 alle 13. I funerali sono previsti per domani alle 16 alla Basilica di Bonaria a Cagliari. La Sardegna si prepara all’ultimo saluto a Gigi Riva, campione amatissimo, scomparso ieri a 79 anni dopo essere stato ricoverato a seguito di un infarto. Al momento la salma è ancora all’ospedale Brotzu, dove ieri è morto, ora si attende l’ordinanza del sindaco Paolo Truzzu per procedere con l’apertura della camera ardente.
Gruppi di tifosi sono andati a rendere omaggio al campione in ospedale, dove la famiglia è stratta nel suo dolore e l’ingresso è consentito solo a pochi intimi, anche per non intralciare l’attività dell’ospedale.
Secondo quanto riferito dai medici, Riva, arrivato in ospedale alle 3 del mattino di lunedì, ha rifiutato di essere sottoposto a un’angioplastica che si era rivelata necessaria dopo la coronografia che aveva evidenziato una situazione molto grave, spiegando che preferiva pensarci e consultarsi con i familiari. Alle 17:50 l’improvviso peggioramento, la corsa in sala operatoria, purtroppo inutile, e il decesso alle 19:10.
Il governo, secondo quanto si apprende, ha deciso di rendere omaggio a Gigi Riva con dei funerali solenni, che si terranno domani alle 16 a Cagliari, nella Basilica di Bonaria. A rappresentare l’esecutivo sarà il ministro dello Sport, Andrea Abodi.
La morte di Gigi Riva ha suscitato in tutta Italia, in Sardegna in particolare, una forte reazione emotiva e partecipazione popolare. Per questo il Comune di Sassari, facendosi interprete dei sentimenti di cordoglio generalmente espressi dai cittadini sassaresi e in accordo con quanto stabilito dalla Regione e da molti altri Comuni sardi, ha previsto che oggi e domani, giorno dei funerali, nei propri uffici le bandiere siano esposte a mezz’asta o abbrunate. “Riva era apprezzato non solo come grande campione sportivo, con record ancora imbattuti dopo quasi cinquanta anni dal suo ritiro dalla carriera agonistica, ma anche come uomo di straordinaria integrità, esempio di una vita dedicata allo sport con una dedizione e una serietà non comuni – commentano dal Comune sassarese – È stato un sardo di elezione ben più radicato e consapevole della sua ‘sardità’ di molti che isolani lo sono per nascita. Ha costituito, insieme agli altri calciatori della straordinaria stagione del Cagliari vincitore dello scudetto 1969/1970, il protagonista e il simbolo di un popolo intero che voleva emergere con orgoglio da una condizione di difficoltà verso un avvenire migliore”.
La Camera dei deputati ha osservato un minuto di silenzio in ricordo di Gigi Riva, scomparso ieri all’età di 79 anni. In precedenza, diversi deputati hanno preso la parola per ricordare le sue doti sportive e umane. Il minuto di silenzio è stato seguito da un lungo applauso.
È in corso nell’Aula della Camera il ricordo di Gigi Riva, il campione del Cagliari e della Nazionale scomparso ieri all’età di 79 anni. Diversi deputati stanno prendendo la parola per ricordare le sue doti sportive e umane, sottolineando in particolare il suo esempio per i più giovani e la sua scelta di restare una ‘bandiera’ dei rossoblu nonostante le sirene dei soldi e della gloria che hanno provato ad attirarlo da tante grandi squadre.
“Nel ricordo di Riva volevo dare un messaggio di unione. È questa la cosa che mi porto più dietro. Lui è il mito di un popolo intero. Tutti noi con il suo ricordo costante seguendo il suo esempio, i suoi principi, i suoi valori sempre portati avanti con semplicità e umiltà possiamo continuare a unire un popolo intero che è ciò che lui più di tutti ha fatto in questa terra che ha amato e in cui ha deciso di vivere”. Così il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, giunto alla camera ardente per Gigi Riva insieme alla squadra per un omaggio a ‘Rombo di Tuono‘.
“Nella giornata di domani, mercoledì 24 gennaio, si terranno a Cagliari i funerali di Gigi Riva. In segno di rispetto verso questa celebrazione il previsto incontro di Dorgali “La Sardegna di oggi e del futuro”, al quale avrebbe dovuto partecipare il candidato presidente della Coalizione sarda Renato Soru, viene annullato. La nuova data verrà comunicata quanto prima”. Così in un comunicato diffuso dallo staff di Soru. Appreso della morte di Riva ieri durante un incontro pubblico a Nurallao Soru, che ha dedicato un post al campione, ha chiesto a tutti i presenti un minuto di silenzio e poi c’è stato un lungo applauso in memoria di Rombo di Tuono, scomparso ieri a 79 anni.
“No, per favore…”, queste le uniche tre parole che ha avuto la forza di dire Nicola ai cronisti che hanno provato ad avvicinarlo, prima di varcare la porta del lungo corridoio che porta alla camera mortuaria. Sguardo chino e occhiali da sole, Nicola e Mauro Riva, i due figli di Gigi, hanno raggiunto l’ospedale Brotzu in tarda mattinata, dopo aver definito l’organizzazione di camera ardente e funerali. I medici hanno detto che Riva aveva rifiutato l’operazione angioplastica perché voleva consultarsi proprio con Nicola e Mauro. Ma la situazione clinica era già molto grave, e dopo poche ore il cuore di Rombo di tuono si è fermato per sempre. La salma di Gigi Riva, composta con la tuta azzurra della Nazionale degli anni ’60, è stata trasferita pochi minuti fa alla Unipol Domus, dove è stata allestita la camera ardente che aprirà alle 14.
“A Cagliari siamo tutti d’accordo. La via più bella, quella che accoglie i turisti, gli studenti fuorisede, chi ritorna da un viaggio deve cambiare dedica e avere il nome di un Eroe, di una Leggenda, di un Mito che rappresenti tutti. Largo Gigi Riva”. Questa la proposta sulla pagina Facebook Fan Club Gigi Riva, dove i tifosi propongono di cambiare il nome di Largo Carlo Felice, sostituendo anche la statua al centro della piazza. “Gigi Riva è qualcosa di immenso per noi Sardi, giusta qualsiasi iniziativa diretta a consegnare il suo nome all’eternità. Tutti devono sapere chi era Gigi Riva, poi per i giovani è un esempio delle migliori virtù umane. Largo Gigi Riva suona benissimo”.
Intanto, è stata lanciata una petizione su change.org da Andrea Lecca per “Largo Gigi Riva – Statua di Rombo di Tuono al posto di Carlo Felice”: “Il largo, la via più bella, quella che accoglie i viaggiatori, quelli che si godono Piazza Yenne di notte, chi torna o parte per un viaggio, chi la guarda estasiato dall’alto di Castello: questa via deve essere dedicata a Gigi Riva – si legge nella spiegazione – I monumenti rappresentano quello a cui la popolazione è davvero legata. Carlo Felice appartiene al passato e nessuno è affezionato a lui. Gigi Riva muove i cuori di tutte le persone che vivono in questa città. Largo Gigi Riva e statua subito!”.
Infine, c’è chi propone di intitolare a Riva la statale 131, quella che attraversa l’isola, la “strada che unisce la Sardegna e tutti i Sardi”.
“La morte di Gigi Riva tocca nel profondo il cuore di Cagliari e di tutta la Sardegna. Nella sua carriera di calciatore e di dirigente scorgiamo le caratteristiche dell’etica sportiva che, più volte, papa Francesco ha ricordato, soprattutto nel dialogo con gli atleti: la lealtà, il coraggio, la disciplina del corpo e della mente, la fantasia e il sacrificio, l’amicizia, lo spirito di gruppo, l’agonismo non come prevaricazione ma come ascesi spirituale, il riscatto sociale”. L’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi, ricorda così Gigi Riva. “Sardo di adozione, si è sentito parte di un popolo che lo ha apprezzato non solo per le sue doti sportive ma anche per la semplicità e genuinità che sempre l’hanno contraddistinto. La sua vita ci insegna che il vero campione non si lascia stordire dal divismo e che il contatto sincero e spontaneo con il popolo, e non solo con i tifosi, è un’occasione unica per trasmettere i valori autentici dello sport. Nella preghiera, affidiamo Gigi Riva all’abbraccio eterno del Signore che ama la vita”, conclude monsignor Baturi.
“È un momento molto triste, Gigi è stato davvero un grande, ma non ha mai usato la sua grandezza per dimostrare qualcosa nei nostri confronti. Sono andato a trovarlo proprio venerdì sera, era tranquillo e felice”. Beppe Tomasini, compagno di squadra di Gigi Riva nel Cagliari campione d’Italia, ha ricordato così Rombo di Tuono ai microfoni di ‘L’Attimo fuggente’ a Radio Giornale Radio: “Abbiamo parlato del passato, della nostra squadra, delle gesta del nostro Cagliari. Lui sorrideva, e non è una cosa che faceva spesso. Gigi era un amico, è stato il mio testimone di nozze: abbiamo vissuto insieme tutti i periodi più belli della nostra vita”, aggiunge Tomasini.