Fino alla fine… Più forti anche del destino. Dopo due anni e quasi tre mesi di distanza dall’ultima volta, la Juventus torna al comando del campionato di Serie A. I bianconeri di Max Allegri battono il Verona per 1-0 all’ultimo respiro, grazie ad un gol di Cambiaso al 97′ dopo che l’incerto arbitro Feliciani e il Var avevano annullato due gol ad uno sfortunato Kean. Una vittoria ampiamente meritata per i bianconeri, che hanno costruito una quantità industriale di occasioni fallite un po’ per sfortuna, un po’ per imprecisione e anche per la bravura di Montipò e della difesa del Verona. Certo domani l’Inter soprattutto e anche il Milan avranno la possibilità di scavalcare di nuovo la Juve in classifica, ma certamente i bianconeri dimostrano di essere tornati.
La rabbia con cui hanno cercato la vittoria alla fine ha premiato Chiesa e compagni, che non saranno scintillanti ma non si arrendono mai. Esce sconfitto ma a testa alta il Verona, che per 70 minuti almeno ha giocato a viso aperto prima di ereggere una linea Maginot davanti alla porta di Montipò. Un muro crollato solo all’ultimo istante. Nelle file bianconere, Allegri conferma per 10/11 lo schieramento che ha battuto il Milan a San Siro con Gatti, fresco di rinnovo, titolare in difesa con Bremer e Rugani; sulle fasce Weah a destra e Kostic a sinistra con McKennie, Locatelli e Rabiot in mediana. L’unica novità è Vlahovic in attacco al fianco di Kean, con Milik e Chiesa in panchina.
Nel Verona, Baroni si affida ad uno schieramento con Duda sulla trequarti alle spalle di Bonazzoli e Djuric. Juve aggressiva e propositiva nella metà campo del Verona, ci prova subito Vlahovic con un sinistro dal limite debole e centrale. Il serbo ha un’altra buona chance su un cross basso arretrato di Kostic, ma il suo sinistro da centro area viene respinto dalla difesa veronese che poi si salva anche sul tentativo in mischia di Weah. E’ il preludio al gol della Juventus firmato al 13′ da Kean, che batte Montipò con un gran destro dal limite a coronamento di una splendida azione personale sulla trequarti. Rete che viene però annullata dal Var per una posizione di fuorigioco millimetrica ad inizio azione. Una autentica beffa per Kean, che reagisce di rabbia sfiorando il gol in altre due occasioni nei minuti successivi. Poco dopo la Juve rischia la beffa per una respinta di petto di Weah in area che il Var va a controllare se non fosse di mani, così non è e niente rigore per il Verona quindi. Dopo mezzora cala di intensità la manovra juventina e il Verona prova ad approfittarne affacciandosi pericolosamente dalle parti di Szczesny.
La Juve insiste, trascinata ancora da un Kean in gran spolvero, bianconeri di nuovo pericolosi poco dopo la mezzora con un colpo di testa di Vlahovic di poco alto sulla traversa. Prima dell’intervallo, però, è il Verona a sfiorare il clamoroso vantaggio con un sinistro al volo da centro area di Bonazzoli respinto in tuffo da un ottimo Szczesny. Nell’intervallo Allegri toglie Weah e inserisce Miretti, con McKennie che si sposta sulla destra. Bianconeri subito vicini al gol ancora con un colpo di testa di Kean di poco alto, su cross telecomandato del solito Kostic. Ci prova poi dal limite Rabiot, Montipò si salva in angolo. L’incredibile serata sfortunata di Kean continua al 55′, quando l’arbitro Feliciani in collaborazione con il Var gli annulla un altro gol per per un fallo commesso a centrocampo ad inizio azione. Solita storia. L’Allianz questa volta non ci sta ed esplode di rabbia contro la decisione molto discutibile del direttore di gara. Allegri vede Kean nervoso e vista l’ammonizione lo sostituisce con Chiesa, dentro anche Cambiaso per Kostic.
Proprio Chiesa appena entrato impegna dal limite Montipò, l’attaccante ci riprova poco dopo con un destro a colpo sicuro da centro area respinto però sulla linea da Faraoni. Sembra stregata la porta del Verona per una Juve che continua nel suo forcing incessante. Ci provano senza fortuna anche Vlahovic e Gatti dalla distanza. A dieci dalla fine Allegri si gioca anche la carta Milik, al posto di un Vlahovic deludente e non al meglio. Nel finale l’ineffabile arbitro Feliciani lascia correre un contatto quanto meno sospetto in area veronese tra Chiesa e Folorunsho, decisamente più violento del tocco di Kean in occasione del gol annullato. Ma tant’è. Nel finale ancora Chiesa, Rabiot, poi il neo entrato Yildiz e ancora Miretti provano ad abbattere il muro eretto dalla difesa del Verona, ma non c’è niente da fare. Quando ormai la maledizione sembra materializzarsi, al 97′ la Juve trova il gol della maritata vittoria con Cambiaso che ribadisce in rete un colpo di testa di Milik respinto dal palo. Esplode lo Stadium, così come la panchina di Allegri che schiumava rabbia. Ne fa le spese un membro dello staff bianconero che viene espulso. Al triplice fischio finale esplode la gioia del popolo juventino, torna in campo anche Kean per festeggiare con i compagni il ritrovato primato in classifica.