L’amministratore delegato di Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha detto che non saranno accettate offerte al ribasso per i diritti tv dei campionati 2024-2029. “La Lega Serie A non si farà prendere per il collo da nessuno”, ha detto a margine dell’evento ‘Calcio Social Responsibility – Strategia 2030’, presso la Fondazione Feltrinelli a Milano. Lo scorso 25 luglio si è concluso il secondo round di trattative private e la Lega A ha ricevuto le offerte migliorative da parte dei tre broadcaster in gioco: Dazn, Mediaset e Sky. “Le interlocuzioni coi broadcaster sono ferme, la fase delle trattative private si è conclusa, abbiamo queste offerte bloccate e vincolanti fino al 15 ottobre, quindi in questo momento è tutto fermo”, ha detto De Siervo. “La Lega ha fatto partire la Radio-TV da cui speriamo di riuscire ad avere delle buone notizie. Ma la Lega calcio non accetterà quelle offerte che sono ritenute insufficienti. Allo stato attuale non è possibile la trattativa privata perché così stabiliscono le linee guida del bando”, ha aggiunto.
Con riguardo allo stato delle trattative, De Siervo ha detto: “Non sono né ottimista né pessimista, credo che abbiamo un prodotto che ha un valore oggettivo e bisogna che i broadcaster lo paghino il prezzo corretto. Siamo ben coscienti di cosa ci aspetta e siamo strutturati per affrontare anche la sfida di un’offerta al pubblico e la stiamo valutando alla pari della negoziazione che si è svolta”. Per l’ad di Lega Serie A anche il canale di lega “è una delle opzioni sul tavolo”. E concluso: “Non siamo ostaggi, non abbiamo un’unica via d’uscita da questo labirinto. La distanza tra valutazione e offerta è consistente, si parla di decine di milioni di euro, ma è un gap non incolmabile per broadcaster come Dazn, Sky e anche Mediaset”, ribadisce De Siervo. “Credo che i manager che guidano queste tre grandi aziende possano trovare le risorse necessarie per potersi garantire, per i prossimi cinque anni, il campionato di Serie A, laddove non riuscissero a farlo noi non ci tireremo indietro e faremo la nostra offerta al pubblico direttamente”.