Nel 1992 cedette alla Lazio a Sergio Cragnotti e due anni più tardi Calleri acquistò il Torino

Il mondo del calcio piange Gianmarco Calleri, ex presidente di Lazio e Torino. L’imprenditore, nato a Busalla in provincia di Genova, si è spento all’età di 81 anni. Dopo una breve carriera da calciatore, Calleri intraprese la carriera di dirigente sportivo nell’Alessandria e nel 1986, insieme al fratello maggiore Giorgio e al finanziere Renato Bocchi, rilevò la Lazio dal gruppo guidato da Franco Chimenti, contribuendo a risanare la situazione economica del club per poi riportarla in Serie A. La Lazio lo ricorda come “il presidente del -9”, la penalizzazione inflitta alla squadra biancoceleste che nonostante ciò raggiunse la salvezza in Serie B nella stagione 1986-87, e come “il patron che ha riportato la Lazio in serie A”, rilanciandola con una serie di colpi di mercato tra cui quello di Paul Gascoigne, diventato un beniamino del tifo biancoceleste.

Nel 1992 cedette alla Lazio a Sergio Cragnotti e due anni più tardi Calleri acquistò il Torino, un’esperienza che si concluse nel 1997 con la retrocessione dei granata in Serie B. In seguito, nel 1998, passò al calcio estero rilevando la società svizzera del Bellinzona per poi rivenderla nel 2001.

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