Vialli, il saluto dei tifosi della Sampdoria a Marassi

Striscioni e immagini che lo ricordano, in maglia blucerchiata e non fuori dal Ferraris

Il ricordo è il tessuto di una identità che non potrà mai sbiadire. Tra cori e singhiozzi, fiori e lacrime, fuori e dentro lo stadio, il pensiero di un campione che si è fatto leggenda ha trattenuto il cuore della tifoseria sampdoriana e di tutti gli appassionati fedeli ad altri colori ma tutti uniti nella stessa emozione. Marassi, ‘vestita’ come un sacrario, ha reso omaggio a Gianluca Vialli, scomparso il 6 gennaio a 58 anni, trasformando l’impianto in un ‘memoriale’ fatto di sciarpe, lettere, vecchie maglie autografate e piccoli gesti di amore. Come quello di una tifosa che si è avvicinata alla gigantografia del campione appesa ad una inferriata accarezzandole la guancia. Un amore eterno per Gianluca che è risuonato per tutto il giorno, prima, durante e dopo la sfida della Sampdoria contro il Napoli.

Il match è stato per i tifosi l’occasione per tributare gli onori al bomber e a Sinisa Mihajlovic, altra stella blucerchiata venuta a mancare poche settimane fa. Un enorme “Bomber campione leggenda” e ‘Grazie di tutto Sinisa” sono stati i due striscioni comparsi sulle gradinate dello stadio dove sul maxischermo sono state proiettate le immagini più belle dei due amati campioni. Luca e Sinisa separati dal simbolo dell’infinito è stato il tributo sulla casacca blucerchiata pensato dal club genovese.Nel riscaldamento i giocatori doriani hanno indossato la maglia numero 9 dell’indimenticabile attaccante, a bordocampo i tre figli maschi di Mihajlovic, di fianco a Stankovic, suo compagno di squadra in Lazio, Inter e nazionale serba hanno tenuto in mano la divisa di Sinisa mentre il presidnete Marco Lanna quella del suo bomber con cui ha condiviso i trionfi ai tempi della Samp di Boskov.

E a migliaia di chilometri di distanza, a Londra, i giocatori del Chelsea hanno indossato prima del fischio d’inizio del match di FA Cup con il Manchester City la maglia numero 9 indossata dall’ex attaccante ai tempi della sua esperienza in Inghilterra. A due giorni dalla scomparsa, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha affidato il suo emozionato ricordo ad una lettera scritta a Gianluca Vialli: “In fondo è solo una questione di abbracci, molto più di un ricordo è un lascito che sopravvive al dolore”, scrive il numero uno della Federcalcio, ricordando l’ex team manager della nazionale campione d’Europa nel 2021. “A Wembley l’Italia è entrata nella storia anche e soprattutto grazie alla tua capacità di rendere migliori le persone che hai accanto con riflessioni mai banali, con domande curiose e consigli sussurrati. Un contributo e un patrimonio unici sia dal punto di vista umano che professionale”, prosegue Gravina. “Per questo l’immagine che non riesco a togliermi dalla mente è molto più di un ricordo, è un lascito che sopravvive al dolore. È l’abbraccio con cui i tifosi italiani a Londra ti hanno salutato dopo il trionfo europeo del luglio 2021. Migliaia di braccia che ti hanno cinto ancora una volta e che non volevano più lasciarti andare via”, conclude Gravina. Un abbraccio che a ‘Marassi’ ha coinvolto tutti da cui è difficile staccarsi. Domani l’ultimo addio al campione leggenda con i funerali in forma privata a Londra e una messa nella sua Cremona. Giovedì presso la chiesa Santa Teresa di Gesù a Roma, sarà la Figc a rendergli omaggio con una messa in suffragio con la presenza del numero uno del Coni, Giovanni Malagò, e il ministro Andrea Abodi. Lo sport tutto, in nome di Gianluca.