Un alto funzionario del Qatar coinvolto nell’organizzazione della Coppa del mondo Qatar 2022 ha stimato per la prima volta il numero di lavoratori morti per il torneo “tra 400 e 500”. È una cifra drasticamente più alta di qualsiasi altra precedentemente fornita da Doha. Il commento di Hassan al-Thawadi, segretario generale del Comitato supremo per la consegna e l’eredità del Qatar, sembra aver parlato a braccio durante un’intervista al giornalista britannico Piers Morgan. Nell’intervista, parti della quale Morgan ha pubblicato online, il giornalista britannico chiede ad al-Thawadi: “Qual è il totale onesto e realistico dei lavoratori migranti che sono morti a causa dei lavori per il mondiale?”. “La stima è di circa 400, tra 400 e 500”, ha risposto al-Thawadi, “non ho il numero esatto”. Il Comitato supremo e il governo del Qatar non hanno risposto a una richiesta di commento. In precedenza le autorità del Qatar avevano indicato un numero totale di 40 morti, di cui 37 considerati incidenti non lavorativi ma attacchi di cuore e solo tre considerati incidenti sul posto di lavoro. “Una morte è una morte di troppo. Chiaro e semplice”, ha aggiunto al-Thawadi nell’intervista.