La sfida tra granata e giallorossi apre l'ultimo turno di campionato

Venerdì nel primo anticipo dell’ultima giornata di serie A la Roma in trasferta a Torino, sponda granata, si gioca le ultime chance di qualificazione all’Europa League passando per il campionato: il tecnico giallorosso Josè Mourinho non vuole arrivare alla finale di Conference League, mercoledì a Tirana, con l’obbligo di vincere anche in ottica qualificazione europea. Così per la Roma sarà una finale anche quella di domani, ma l’allenatore granata non ci sta a fare da vittima sacrificale: “Voglio un grande Toro fino all’ultima partita”, dice alla vigilia Ivan Juric, che schiererà in avanti Praet e Vojvoda a sostegno di Brekalo, mentre nella Roma dovrebbe partire ancora dalla panchina Zaniolo, e in campo dal primo minuto ci saranno Pellegrini e Perez a innescare Abraham.

Juric alla vigilia parla anche del futuro: “Cosa farà domani Belotti a fine partita? Non lo sappiamo. Dovrebbe darci una risposta dopo la partita. Nelle ultime settimane abbiamo fatto le cose giuste, proponendo cose chiare e buone, adesso deve decidere. Sarà in questi due giorni, poi il discorso è chiuso e non si andrà avanti”. Su Brekalo spiega: “È da due mesi che non voleva restare e che vuole fare un’altra esperienza. A lui dico un grande grazie, è stato un grande professionista, ha sempre lavorato bene. Ha dato tanto, poi ognuno fa le sue scelte. Non è stata una sorpresa per me. Ma non ho mai avuto dubbi sull’impegno suo e di chi è in prestito e magari non rimarrà. Se gioca un altro, sarà per scelta tecnica, non per quello che è successo negli ultimi giorni”. Anche sugli altri, sottolinea, “abbiamo tanti enigmi, è così quando hai tanti prestiti. Dovevamo decidere per Brekalo, ma si è deciso di non prenderlo perché non aveva intenzione di restare. Affrontiamo qualcosa che si poteva affrontare prima. Ma è anche una grande occasione per noi, alle cifre di Brekalo si possono prendere giocatori migliori. Possiamo prenderne uno più forte di Brekalo, di certo non prenderemo uno più forte di Bremer. Ha fatto un campionato straordinario e merita una grande squadra. Cercheremo qualcuno che si avvicini a lui”. “Se mi rivedrete a luglio? Penso di sì – conclude – poi dipende da quello che vuole fare la società. Quest’anno è andato alla grande, ma questa piazza ha bisogno di fare passi in avanti e crescere. È difficile, anche altre società che hanno speso molti soldi hanno faticato, poi dipende da cosa c’è nella testa della società”.

Sull’altro fronte Mourinho ieri aveva sottolineato che “sarebbe stato meglio essere già qualificati o già fuori, ma c’è una partita importante e dobbiamo affrontarla. Per me ora c’è solo la partita di venerdì”. Sulla situazione dei giocatori aveva anticipato: “Mkhitaryan ha bisogno ancora di tempo, non c’è una possibilità per venerdì e poche per mercoledì. Zaniolo poche per venerdì, penso di più per mercoledì. Ma se le poche di venerdì si trasformano in possibilità, allora gioca”. Obiettivo, battere il Torino. Solo allora si potrà cominciare a pensare all’appuntamento più importante della stagione, la finale europea di Tirana.

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