Cuore e coraggio non bastano. Il sogno dell’impossibile non si è avverato. Niente impresa per l’Inter che con una bella manciata di rimpianti, confezionata soprattutto nel turno di andata, saluta la Champions League e l’Europa. Ma lo fa a testa alta. Ad Anfield Road esce vincendo per 1-0, score non sufficiente alla squadra di Inzaghi per ribaltare lo 0-2 dell’andata di San Siro ma il successo ha comunque un valore specifico pesante, per l’orgoglio e l’austostima che questa squadra saprà sfruttare nel prosieguo del campuionato e per le prossime avventure nel massimo torneo continetale. Nella tana dei Reds, imbattuti per tutta la stagione di Coppa, serviva la partita perfetta e per poco a Inzaghi non è riuscito il grande colpo. Un primo tempo di attesa, un po’ sofferto, un inizio di ripresa quasi in balia degli avversari prima del grande colpo di lautaro Martinez tornato al gol in Europa dopo un lunghissimo digiuno. Sembrava il preludio ad una favola ma il cartellino rosso per doppia ammonizione sventolato davanti a Sanchez due minuto dopo la rete dell’argentino ha tarpato le ali ai nerazzurri, conmunque capaci di tenere saldo il risultato e resistere fino alla fine sfiorando anche nel finale il gol che gli avrebbe consentito di allungare il match ai supplementari. Una storia senza lieto fine da raccontare comunque per la dediazuioen al sacrificio e la capacità mentale di resistsre agli assalti dei Reds che posso recriminare i due legni colpiti, uno per tempo (una traversa e un palo dopo la rete di Lautaro) che avrebbero probabilmente cambiato la narrazione della mezza impresa nerazzurra.
Inter ancora senza Barella, che sconta la seconda giornata di squalifica si affida in avanti alla coppia Lautaro-Sanchez. In casa dei Reds, Klopp sceglie l’attacco titolare con Jota che assume il ruolo di perno centrale supportato da Salah e Manè. A centrocampo Jones, Fabinho e Thiago Alcantara. L’Inter parte subito aggressiva pressando alto la squadra di casa e dopo appena una manciata di minuti si affaccia in area con Dumfries che tenta una conclusione in porta troppo debole però per impensierire Allison. I nerazzurri vogliono accelerare andando alla ricerca del gol che mettereebbe il match su un crinale più favorevole, anche dal puntio di vista pscicologico, ma il Liverpool ci mette poco a prendere le misure e respingere gli attacchi nerazzurri. Anche se la squadra di Inzaghi resta la più propositiva, sono i Reds a pungere con il solito possesso palla geometrico e manovre in attacco sempre taglienti. E L’Inter con il passare dei minuti fatica a superare la metà avversaria. Dopo una breve interruzione di 4′ chiesta da Klopp per soccorrere un tifoso, vittima di un malore, il Liverpool infatti prende sempre più campo e al 31′ sfiora il vantaggio con Matip che colpisce la traversa su un calcio di punizione di Alexander-Arnold. I Reds, consapevoli della loro forza, spingono senza però forzare troppo insistono e all’Inter serve una lettura difensiva perfetta di Skiniar, lestio ad intercettare di testa un pallone su cui si stava avvenmtando van Dijk, per non capitolare. La squadra di Klopp gestisce senza affanni ha il pallino del match. E all’Inter serve più coraggio e intraprendenza per scalfirne le certezze e provare a cullare l’impresa.
Nella ripresa Inzaghi invita la squadra a rischiare e ad essere più dinamica e aggressiva, sostituisce per un affaticamento al polpaccio de Vrij con D’Ambrosio e aspetta a fare altri cambi mentre i Reds iniziano a montare la loro onda avanzante, sempre più pericolosa. Con ritmo, velocità e deterninazione il Liverpool schiaccia infatti gli avversari, Salah si mangia un gol praticamente a porta vuota calciando sul palo al termine di un’azioen insistita e si avvicinano altre due volte in area creando scompiglio in area. Per l’Inter si fa sempre più dura ma proprio nel momento di massima soffernza, con I rdees che appaioaino dilagare con i loro fraseggi, arriva l’invenzioen da 30 metri di Lautaro al 62′ che cambia completamente il volto del match. Inizia un’altra partita, Sono ora i Reds a tremare ma l’Inter si ritrova dopo una manciata di minuti in 10 per l’espulsione di Sanchez per doppia ammonizioen, reo di un fallo in ritrardo su Fabinho. Si tarpano le ali al sogno ma l’èinter ci crede fino all’ultmo gettando nella mischia Garglairdini, darnian e Correa per Brozovoc, Dunfries e Lautaro. I Reds cercando di gestire con ordine, provando a non rischiare troppo per non trovarsi scioperti in contropiede ma comunque intenzionati a non uscire battuti. L’Inter insiste anche se non ha più forze, regge il forcing finale, Vidal si tuffa in scivolata su una conclusione di Luis Diaz e salva il successo dell’Inter. Amaro ma pieno di orgoglio.