Stasera a San Siro l'andata degli ottavi con i Reds di Klopp

La corazzata Liverpool sulla strada dell’Inter, che sogna il ritorno ai quarti di finale di Champions League per la prima volta dai tempi del Triplete. I nerazzurri di Simone Inzaghi arrivano al big match di San Siro contro i Reds reduci dal pareggio di Napoli in campionato, con il Milan che ne ha approfittato balzando al comando della classifica anche se con una gara in più. La prestazione del Maradona ha confermato, però, il buon momento di forma dell’Inter che al cospetto del Liverpool parte sulla carta sfavorita ma non certo battuta. Concetti espressi dallo stesso Inzaghi in conferenza stampa. “Il Liverpool è una delle squadre più forti in Europa ma sono contento che la nostra società, i tifosi e i ragazzi stessi si meritino di giocare partite contro avversarie di questo blasone. Da tanti anni non facevamo un ottavo di finale, sarà molto difficile ma cercheremo di giocarcela con le nostre armi”, ha detto.

“Sulla carta il Liverpool è favorito ma le partite vanno sempre giocate. Noi sappiamo, ed è quel che chiederò alla squadra, che dobbiamo scendere in campo proponendo il nostro gioco. Vorrò i ragazzi con la mente libera, poi sappiamo che in queste partite la determinazione farà la differenza e i miei ragazzi hanno dimostrato di averne da vendere fin da inizio stagione”, ha aggiunto.

“Rispettiamo l’avversario ma non partiamo battuti”, ha insistito Inzaghi che per quanto riguarda la formazione non si è sbilanciato su chi giocherà in attacco tra Lautaro e Sanchez al fianco di Dzeko. “Davanti hanno tutti le stesse possibilità di giocare. Oggi abbiamo allenamento, domani ne abbiamo un altro. Andrà valutata la condizione di tutti. Due giocheranno, uno entrerà a partita in corso. Domani prenderò la decisione ma ho la fortuna di avere giocatori maturi che accettano le scelte. Quando ho la possibilità di farli ruotare lo faccio anche perché giocando ogni tre giorni è difficile recuperare le energie fisiche e mentali”, ha spiegato. Inzaghi è consapevole che si tratta di una partita davvero importante considerando la storia recente nerazzurra. “Il primo step era quello di arrivare agli ottavi dopo tanto tempo. Abbiamo di fronte una grandissima squadra con fortissimi giocatori, ma le partite cominciano tutte 0-0. Abbiamo le nostre armi e le nostre motivazioni, i particolari possono essere decisivi”, ha dichiarato. Infine su cosa ha imparato dalle partite nelle quali il Milan ha affrontato il Liverpool. “Abbiamo visto quelle gare e quelle più recenti del Liverpool. Klopp è un grandissimo allenatore, la squadra ha sempre un’intensità altissima sia in possesso che in non possesso. Alisson e Van Dijk sanno lanciare lungo, i terzini hanno piedi da registi: possono creare problemi in ogni parte del campo”, ha concluso.

Sul fronte opposto, Juergen Klopp ha espresso grande rispetto nei confronti dell’Inter. “E’ un top club, una squadra di prim’ordine con un manager di prim’ordine. Probabilmente è ancora la migliore squadra in Italia in questa stagione. Molto ben organizzata, molto ben allenata, con creatività in campo. Dobbiamo fare una prestazione di prima classe per avere una chance”, ha detto in conferenza stampa. “Andiamo lì per fare risultato, anche se non sapremo quale sarà un buon risultato fino alla fine”, ha aggiunto con riferimento al cambio della regola sui gol in trasferta. “Non so perché l’hanno eliminata, ma non ha avuto un grande impatto sul modo in cui giochiamo”, ha spiegato. Sul vantaggio di giocare in casa il ritorno, Kloppp però ha detto: “Va bene ma non è un fattore decisivo. Non vogliamo fare troppo affidamento su Anfield”. Nell’Inter mancherà Barella squalificato. “Per noi non è male. È un giocatore davvero molto bravo. Ha tutte le cose che vuoi da un centrocampista. Ma il sostituto potrebbe essere Vidal, quindi questa è l’esperienza al suo meglio. Ha giocato ovunque ad alto livello. Non sono sicuro che sia un vantaggio per noi”, ha replicato Klopp che infine sullo stato di forma di Salah e Mane ha detto: “Entrambi sono una forza della natura. Non ne sono sorpreso”.

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