Il poker servito da Cuadrado, Rugani, Dybala e Morata. I bianconeri attendono la vincente di Sassuolo-Cagliari

Un poker di reti, la qualificazione ai quarti centrata senza patemi e una prova incoraggiante che fa ben sperare in vista dello scontro diretto del weekend con il Milan, ultima fatica prima della sosta. La Juve travolge 4-1 la Sampdoria in Coppa Italia in una serata in cui ritrova il gusto di giocare, di segnare e di divertire il pubblico infreddolito dello Stadium. Il rasoterra di Cuadrado (era dal gol di CR7 nel derby nel luglio 2020 che i bianconeri non andavano a segno direttamente su punizione) apre la strada alla goleada della Vecchia Signora che si concretizza nella ripresa, con i sigilli di Rugani – di testa -, ancora Dybala e infine Morata, su rigore. Un dominio totale che neanche il momentaneo 2-1 di Conti ha messo in discussione, con i padroni di casa capaci di reagire e richiudere subito, questa volta a doppia mandata, il discorso qualificazione (ai quarti si attende la vincente di Sassuolo-Cagliari) grazie alla zampata, la terza nelle ultime quattro partite, della Joya. L’argentino, acclamato dal pubblico al suo ingresso in campo nella ripresa, questa volta ha esultato mettendo da parte, almeno per il momento, le polemiche legate al rinnovo. La priorità, adesso, va al campo e agli obiettivi che attendono i bianconeri nei prossimi mesi.

Turnover limitato per la Juve, che ritrova Danilo dopo l’infortunio e punta su Morata e Kulusevski davanti, con Cuadrado con libertà di offendere. In mezzo al campo per la prima volta dall’inizio Allegri (squalificato) punta sulla qualità e le geometrie della coppia Arthur-Locatelli. L’occasione è quella giusta, perché fin dall’inizio i padroni di casa chiudono nella loro area i blucerchiati, arrivati a Torino nel bel mezzo di un cambio di allenatore (D’Aversa è il passato, Giampaolo è in arrivo) e con una formazione in cui rifiatano i big Gabbiadini e Candreva. Cuadrado è il più reattivo ai blocchi di partenza, nonché colui che ha il merito di sbloccare il match con una punizione che sorprende Falcone, che riscatta l’errore sul gol tenendo comunque in bilico la gara grazie agli interventi su Morata e Rugani.

Nella ripresa la Vecchia Signora trova subito il raddoppio con una zuccata di Rugani, che raccoglie il cross di un Arthur propositivo e convincente. Landucci butta nella mischia anche Chiellini e Dybala, accolto dal pubblico in tribuna al grido di ‘resta a Torino’, ma proprio in quel momento una leggerezza di Alex Sandro spalanca un’autostrada a Conti il cui diagonale riporta a sorpresa i liguri in partita. Tufano a quel punto si gioca subito le carte Candreva e Gabbiadini, ma l’unica insidia la crea Askildsen con un colpo di testa a lato. In ogni caso la Juve impiega pochi minuti a rimettere le cose a posto: un rinvio ‘leggero’ di Falcone viene intercettato da Locatelli, la palla finisce a Dybala che non fallisce dal cuore dell’area e, questa volta, si lascia andare a una esultanza piena di gioia. Con la qualificazione in tasca la Vecchia Signora concede qualche minuto di gloria anche ai giovani Aké e Kaio Jorge, con il primo che si guadagna un rigore che Morata trasforma. A questo punto, con il ritorno al gol dello spagnolo, la festa bianconera è davvero completa.

JUVENTUS-SAMPDORIA 4-1

Reti: pt 25′ Cuadrado (J); 7′ Rugani (J), 18′ Conti (S), 22′ Dybala(J), 32′ rig. Morata (J).

JUVENTUS: Perin; De Sciglio, Danilo (17′ st Chiellini), Rugani, Alex Sandro; Cuadrado (30′ st Aké), Arthur (30′ st Bentancur), Locatelli, Rabiot; Kulusevski (17′ st Dybala), Morata (34′ st Kaio Jorge). A disp. Szczesny, Pinsoglio, Mckennie, Pellegrini, De Winter, Soulé, Miretti. All. Landucci (Allegri squalificato).

SAMPDORIA: Falcone; Conti, Bereszynski, Magnani, Murru; Thorsby (20′ st Vieira), Conti (21′ st Candreva), Rincon, Askildsen, Augello (36′ st Dragusin); Caputo (40′ st Ciervo), Torregrossa (21′ st Gabbiadini). A disp. Ravaglia, Saio, Ferrari, Yepes, Aquino, Trimboli. All. Tufano.

Arbitro: Fourneau di Roma.

Note: ammoniti Alex Sandro (J), Rincon, Vieira (S).

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