Plusvalenze Inter, acquisite anche email: focus su clausola ‘recompra’

Nel mirino della Guardia di Finanza i contratti sulle cessioni di giocatori giovani. Il club: "Massima fiducia nella magistratura, noi sempre corretti"

I contratti sulle cessioni di giocatori giovani e promettenti che avrebbero generato plusvalenze pari al 10% dei ricavi annui dell’Inter iscritti a bilancio tra il 2017 e il 2019. E le email relative alle cessioni degli atleti, molti dei quali con la clausola della “recompra”, la possibilità di riacquistarli dopo una stagione. Sono questi alcuni dei documenti sia cartacei che informatici acquisiti dalla Guardia di Finanza nelle sedi dell’Inter e della Lega di Serie A nell’ambito di un’indagine per falso in bilancioancora formalmente senza indagati – avviata sui conti del club nerazzurro. Conti che, nell’ipotesi al vaglio del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e i pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavallieri, sarebbero stati ‘gonfiati’ grazie ai circa 100 milioni di plusvalenze realizzate. Uno stratagemma che, stando alle ipotesi investigative, sarebbe servito come operazione di ‘cosmesi’ della situazione patrimoniale del club, che grazie a questo trucco contabile sarebbe così rientrato nei parametri stabiliti dalla Uefa per poter partecipare alle competizioni internazionali.

L’attenzione dei pm milanesi, in particolare, si è appuntata sui giocatori ceduti dall’Inter e ricomprati dal club l’anno successivo. Operazioni che rientrano nella formula della “recompra”, messa a punto nel campionato spagnolo e diffusa in altre leghe europee. Tra i contratti finiti sotto la lente dei magistrati ci sono quelli del portiere romeno Ionut Radu e dell’attaccante Andrea Pinamonti, entrambi ceduti al Genoa e poi rientrati all’Inter con un valore accresciuto di diversi zeri, e del difensore belga Zinho Vanheusden, nel 2018 ceduto per un anno allo Standard Liegi, che lo ha acquistato la stagione successiva. Tornato all’Inter nel luglio scorso, è stato prestato al Genoa per un anno.

Questi tre sarebbero solo alcuni dei casi finiti sotto la lente dei magistrati. Il sistema delle compravendite di giocatori utilizzato in Italia è molto complesso e la procura vuole procedere con la massima cautela, e anche con l’aiuto di consulenti specializzati, nel non facile compito di dipanare gli intrecci tra dirigenti dei club interessati, procuratori e altre parti coinvolte nelle trattative.

Nel frattempo, l’Inter manifesta fiducia nella magistratura e l’intenzione di dare il massimo supporto alle indagini. “Abbiamo emesso un comunicato stampa chiaro ed esplicito, ribadiamo massima collaborazione. L’Inter ha agito sempre in modo corretto. C’è serenità e collaborazione”, ha assicurato Beppe Marotta, ad dell’Inter, intervenuto a Dazn, prima della partita contro il Torino. Quanto alla richiesta di trasparenza da parte del patron della Fiorentina Rocco Commisso, Marotta ha replicato: “Come Inter siamo abituati a dibattere nelle sedi istituzionali, Federazione e Lega. Il principio di trasparenza deve essere insito in ogni organizzazione calcistica”.