La prima di Inzaghi contro Mourinho alle prese con il suo passato. La sfida all’Olimpico tra Roma e Inter è un intreccio di passioni e sentimenti, di incroci inediti pieni di suggestione che finiscono per avere un peso specifico anche sulla classifica. Ai nerazzurri la vittoria serve per tenersi agganciato al treno di testa e mettere il fiato sul collo a Napoli e Milan, per la Roma un successo con una big è quanto di più atteso da una tifoseria impaziente che attende continuità da una squadra che non riesce ancora a trovare la strada con il suo nuovo ‘condottiero’. A Mou la rabbia non è ancora passata e ha scelto la via tortuosa del silenzio.
L’arbitraggio di Pairetto nel match perso contro il Bologna e che è costato la squalifica di Abraham e Karsdorp, non gli va ancora giù preferendo non affrontare i microfoni alla luce anche del suo sfogo riguardo il trattamento che viene riservato in campionato a Zaniolo, a cui il tecnico portoghese ha consigliato di andare a giocare all’estero “perchè sto male a vedere quello che deve sopportare”. Niente parole dunque per il tecnico del Triplete nerazzurro che sfiderà la sua ex squadra per la prima volta. Tutto molto speciale anche per un tecnico di mille battaglie come lo ‘Special One’. Mou aveva già annullato una conferenza quest’anno, alla vigilia del match con il Cagliari, poi vinto 2-1 e chissà se questa scelta non sia dettata anche dalla scaramanzia.
In casa Inter Inzaghi invece non nasconde le sensazioni della vigilia e il peso della sfida. “Contro la Roma serve una gara da vera Inter. Sarà la partita più importante di questo ciclo: la Roma è forte e ha valori importanti. Dovremo fare una partita molto attenta. “Dzeko? Sarà una partita speciale per lui ma lo sarà per tutti quanti noi”, ha dichiarato il tecnico piacentino che nutre ottimismo sulla qualità della sua squadra. “Ero sereno anche quando avevamo un ritardo più importante dalla vetta. Perché vedevo la squadra giocare bene. Nelle ultime giornate invece siamo riusciti a trovare anche continuità di risultati. Prima abbiamo pagato alcuni episodi ma bisogna essere più forti anche di questi. La Roma sarà arrabbiata per la sconfitta di Bologna, dovremo essere bravissimi”, ha avvertito. Per Inzaghi sarà un piacere incontrare Mourinho. “Per l’allenatore del Triplete so che sarà una partita speciale, noi dovremo affrontarla con ancora più attenzione. Conosciamo le sue capacità e quello che ha fatto in tutti i club in cui è stato”, ha aggiunto non fidandosi della condizione attuale di una Roma in parte rimaneggiata.
Sono infatti tante le assenze importanti per infortuni e squalifiche tra i giallorossi. Con Abraham e Karsdorp ammoniti e diffidati Mou dovrà fa a meno di Pellegrini (per un problema agli adduttori tornerà nel 2022) e Felix alle prese con il Covid. Assente sicuro anche El Shaarawy, uscito per un problema al polpaccio nella gara contro il Bologna poi rivelatosi una lesione, recupera però Villar tornano negativo al tampone dopo la positività al coronavirus. Nell’Inter non ci saranno Ranocchia e Darmian, poche le chance per De Vrij e Kolarov e in dubbio Bastoni sfebbrato ma non ancora al meglio. Inzaghi si affiderà a Lautaro, a segno da tre gare consecutive e su Dzeko alla sua prima da ex dopo una storia lunga sei stagioni e 119 gol. Emozioni che dureranno un istante. Poi sarà sfida aperta. Senza rancore.