In palio punti che permetterebbero di avvicinare l'obiettivo e la possibilità di eguagliare il record di risultati utili consecutivi (35) detenuto dalla Spagna tra 2007 e 2009

Una Nazionale che torna in campo da campione d’Europa, ma conservando la stessa mentalità e lo stesso obiettivo: inseguire il bel gioco divertendosi. Roberto Mancini è pronto a riassaporare le emozioni azzurre. 53 giorni dopo la magica notte di Wembley l’Italia riparte da Firenze, sede della sfida con la Bulgaria, valida per le qualificazioni al Mondiale in Qatar. In palio punti che permetterebbero di avvicinare l’obiettivo e la possibilità di eguagliare il record di risultati utili consecutivi (35) detenuto dalla Spagna tra 2007 e 2009. Al ‘Franchi’ si farà sentire, finalmente, l’abbraccio dei tifosi. E il primo pensiero del Mancio in conferenza va proprio a loro, a tutti gli italiani “che ci hanno supportato durante l’Europeo”. In campo, contro un avversario già battuto 2-0 sei mesi fa a Sofia, vietati cali di tensione. Anche perché tradizionalmente a settembre l’Italia fatica. “Dobbiamo fare ciò che sappiamo fare. La posta in palio sarà già molto alta e non potranno esserci distrazioni”, ha avvertito il ct, confortato comunque dalle condizioni dei giocatori. “A parte chi è tornato a casa gli altri stanno tutti bene. La squadra non si discosterà di molto da quella della finale. La prima è sempre la più delicata perché si riprende dopo un po’ di tempo. Ma in questi giorni abbiamo valutato le condizioni dei giocatori ed è buona”.

Ma il pensiero non può che tornare alla magica estate europea. Un successo che può coincidere con l’inizio di un ciclo: “E’ la nostra speranza, ma lo è da tre anni. Abbiamo cercato di coinvolgere i ragazzi nel fare qualcosa di diverso, il che non voleva dire vincere. Non si vince in modo solo”, ha spiegato Mancini. “Tra 13-14 mesi c’è il Mondiale, non è così lontano. L’obiettivo è giocare così, qualificarsi e pensare a cosa fare per poterlo vincere. Ma prima dobbiamo concentrarci su queste tre partite, decisive per il girone”, ha aggiunto. Dopo la sfida con la Bulgaria, gli azzurri si trasferiranno in Svizzera per poi affrontare la Lituania a Reggio Emilia. Lo stato d’animo da campione d’Europa “è lo stesso, sono abbastanza tranquillo”, ha assicurato il ct. “Ho fiducia nei giocatori e nella loro professionalità, sanno che non si può vivere su quanto fatto 50 giorni fa. Ci porterebbe dei danni. Dobbiamo continuare a giocare bene e avere la mentalità giusta”. Dopo il trionfo, l’Italia è osservata speciale: “Ora ci studieranno di più? Le variazioni sul tema si possono fare in ogni partita. Lo abbiamo già fatto. Ma conta la voglia di essere squadra che propone gioco, e per questo serve una mentalità offensiva”. Con la consapevolezza che “per mantenere questo livello devi essere ancora più forte. Ma noi possiamo ancora migliorare, abbiamo molti giovani. Il divertimento è la base del gioco. Poi nel calcio ci sta anche di perdere, speriamo di perdere dopo il 2022…”, ha aggiunto.

A guidare l’attacco azzurro, un Immobile che potrebbe beneficiare del nuovo corso targato Sarri: “Ciro ha sempre fatto bene, così come Belotti. Deve solo continuare a giocare e stare tranquillo”. In difesa un altro eroe di Wembley, Leonardo Bonucci: “Il momento più bello credo sia stato l’abbraccio dopo la parata di Gigio, anche se in quel momento alcuni di noi non avevano capito che era una parata decisiva”, ha raccontato il giocatore della Juventus. “In quell’abbraccio c’è tutto il sacrificio, la fame e la voglia di vincere l’Europeo. Ora ci siamo ritrovati con entusiasmo: amici e compagni con cui saremo legati per sempre. Abbiamo ritrovato giocatori che facevano già parte del gruppo prima dell’Europeo, quindi sanno come comportarsi”. Detto che l’ormai celebre battuta sulla pastasciutta “era uno sfogo contro chi non credeva in noi”, Invitando a resettare tutto, Bonucci ha assicurato che il trionfo di luglio non ha mutato la mentalità azzurra: “Dobbiamo sederci al tavolo consapevoli di essere forti ma con l’umiltà che ci ha contraddistinto all’Europeo”. Anche il bianconero ha messo in guardia dalle trappole che può riservare la Bulgaria: “Lo abbiamo visto lo scorso anno con la Bosnia, trovammo difficoltà. La Bulgaria è brava nel chiudersi e ripartire. Ma sono sicuro che faremo una grande partita, spinti da uno stadio che ci darà carica e ci sarà vicino se ci sarà bisogno”. Intanto ha salutato il gruppo Alex Meret: gli accertamenti hanno evidenziato la frattura dell’apofisi trasversa di sinistra della 3 e 4 vertebra lombare. Il portiere farà rientro a Napoli dopo la gara di domani e salterà le prossime sfide con la Nazionale.

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