Conference League, Roma debutta con Trabzonspor. Mou: “Sembra playoff Champions”

La 'prima' ufficiale di José Mourinho infatti coincide con il debutto assoluto nella nuova competizione targata Uefa

L’Europa chiama, la Roma deve rispondere. La partita con il Trabzonspor è destinata a entrare a prescindere dal risultato nella storia del club: la ‘prima’ ufficiale di José Mourinho infatti coincide con il debutto assoluto nella nuova competizione targata Uefa. L’obiettivo dei giallorossi è quello di strappare un risultato positivo in Turchia per poi chiudere il discorso qualificazione tra una settimana all’Olimpico.

Il Trabzonspor non sarà un avversario morbido, per più di un motivo: potrà contare sul calore del proprio pubblico (sono attesi circa 20mila tifosi rispetto alla capienza di 40mila dello stadio Senol Gunes), è più avanti nella preparazione – il campionato in Turchia è già iniziato – e può appoggiarsi a uno zoccolo duro che conosce a memoria il calcio italiano: dagli ex di turno Gervinho e Bruno Peres fino alla bandiera del Napoli Marek Hamsik e all’attaccante Andreas Cornelius, con un passato all’Atalanta e al Parma. Lo Special One non a caso da un lato ammette di “non voler scuse”, dall’altro sottolinea che “siamo consapevoli delle difficoltà, a me non sembra un playoff di Conference League. La Roma non è da Conference League, e neanche il Trabzonspor. Sembra più un playoff di Champions League”.  Anche perché i giallorossi non potranno contare sul nuovo bomber Tammy Abraham, così come su Chris Smalling e Gonzalo Villar. “Bisogna fare due partite toste – ha aggiunto – Faremo tutto il possibile per poter entrare nella fase a gironi”. Per la Roma la Conference League è un obiettivo concreto, ma a Mourinho in questa fase preme inculcare una mentalità vincente nella testa dei suoi ragazzi.

Per noi ogni competizione, ogni partita, non fa la differenza. Pensiamo solo a vincere ogni gara – ha sottolineato ai microfoni di Sky Sport – E’ una missione impossibile ovviamente, ma non è impossibile avere questo approccio in ogni partita”. Il mercato della Roma è stato complicato ed è cambiato in corsa, a causa del grave infortunio di Leonardo Spinazzola e dell’addio di Edin Dzeko, ma il manager portoghese è comunque soddisfatto. “La società ha fatto uno sforzo tremendo dal punto di vista economico per arrivare dove siamo arrivati. Non pensava di prendere un terzino sinistro e un secondo attaccante. Ci sono ruoli in cui la rosa non è perfetta, ma sono sono supercontento della proprietà per gli sforzi che hanno fatto – ha sottolineato – Esiste la parola tempo e serve esattamente a questo – ha aggiunto – Faremo (ciò che serve, ndr) a gennaio o l’anno prossimo. Non penso che tutto debba esser fatto subito”. A differenza dell’accesso alla fase a gironi di Conference League, che passa anche, e soprattutto, dal risultato di giovedì sera