Come è cambiato il calcio negli ultimi 30 anni? E l’approccio dei tifosi verso il mondo del pallone? ‘Spettatori: Dagli anni 90 a oggi’, è il libro che racconta come sono mutati gli scenari negli stadi d’Italia e d’Europa in termini di spettatori, dall’avvento delle pay tv ai giorni nostri. L’autore, Fabio Dodaro, è un impiegato bancario dal 2011 con la passione del calcio nel dna. “L’amore per il calcio abbinato ai miei studi economici mi ha permesso di realizzare questo libro – racconta – E’ iniziato per gioco, mi sono messo a guardare le statistiche sugli spettatori, cominciando dall’Italia. Da lì è nato tutto”.

Il testo, completato da grafici a colori che agevolano la lettura e il confronto sulle strategie adottate nei cinque principali campionati europei, analizza le cause della diminuzione di pubblico negli stadi italiani, rapportandola agli altri tornei. “Hanno inciso tante cose, in parte i diritti televisivi, in parte la mancanza di investimenti lungimiranti a livello di infrastrutture – spiega Dodaro, laureato presso l’Università della Calabria, con un master in Sport e Business Management riconosciuto dal Coni conseguito poco più di un anno fa – Mi sono focalizzato più che altro sul campionato italiano, l’effetto principale è avvenuto da noi”. Non mancano realtà in controtendenza, come la Juventus grazie allo stadio di proprietà, e piazze che hanno fatto sempre registrare numeri alti, come a Milano e Roma. Senza dimenticare l’Atalanta e al Gewiss Stadium. Il libro, disponibile su Amazon sia in versione digitale che cartacea, si chiude con un capitolo inerente l’impatto del Covid sulle principali società di Serie A. “La mancanza dei ricavi da gara ha inciso tanto, in Italia gli introiti derivanti dallo stadio assumono un ruolo strategico importante – conclude l’autore – Il fatto che siano venuti meno incide negativamente, soprattutto nelle competizioni più importanti”.

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