“Restate a casa“. L’invito che risuona da Downing Street è forte e chiaro. Tra il timore della variante Delta e le insistite pressioni che fanno da sfondo al recente braccio di ferro tra le diplomazie sull’asse Roma-Londra-Berlino, è subito scattato l’allarme per il quarto di finale di Euro 2020 in programma nella Capitale, all’Olimpico, tra Inghilterra e Ucraina.
Il governo britannico, a meno di 24 ore dal trionfo dei Leoni inglesi contro la Germania, ha subito preso posizione invitando la tifoseria ad evitare la trasferta a Roma e seguire il match in tv. La stessa federcalcio inglese ha confermato che non venderà biglietti ai tifosi inglesi, anche perché non potrebbero seguire il match a causa delle restrizioni anti-Covid, mentre il Viminale si è messo al lavoro per un piano che prevede il rafforzamento delle verifiche di ingresso. Le attuali regole di quarantena per i cittadini britannici che entrano in Italia durano infatti fino alla fine di luglio e prevedono che all’arrivo i viaggiatori provenienti dal Regno Unito nei 14 giorni precedenti debbano autoisolarsi per cinque giorni e poi ovviamente risultare negativi. La FA ha affermato che darà ai fan inglesi residenti in Italia la priorità per i biglietti e le stesse fonti dell’ambasciata affermano che forniranno il loro ‘consueto piano di assistenza consolare’. Sono circa 30mila i cittadini britannici che vivono in Italia e da ieri, dopo il fischio finale della sfida giocata a Bucarest tra inglesi e tedeschi, è scattata la corsa per ottenere un posto sugli spalti dell’Olimpico. La federazione inglese fa sapere che al momento nessun meccanismo è stato stabilito per la distribuzione dei posti. Il personale dell’ambasciata ha già di fatto una precedente esperienza nel torneo, avendo aiutato i tifosi gallesi ad affrontare l’incontro all’Olimpico con l’Italia nella fase a gironi. Ma i numeri dei tifosi disposti a occupare un posto sugli spalti e l’importanza della sfida di sabato sera sono stavolta ben più alti. Si giocherà comunque davanti a un pubblico ridotto, la capienza consentita raggiungerà solo le 18.000 unità con la FA in grado di distribuire circa il 12,5% del totale, ovvero poco più di 2.000 biglietti, molti dei quali già venduti da tempo.
Il governo italiano, attraverso il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ha voluto subito chiarire che la regola della quarantena dovrà essere rispettata aggiungendo che se un tifoso inglese dovesse partire oggi, non vedrà la partita “e stesso discorso per chi è partito ieri”. Le stesse autorità britanniche hanno voluto rafforzare il messaggio: “La nostra richiesta è di tifare la nazionale da casa, ed esultare davanti alla tv più forte che si può”, ha fatto sapere Anne Marie Trevelyan, sottosegretaria al Commercio. “La sfida è farci sentire fino a ora e sono sicura che sapremo sfruttare l’occasione per sostenere al meglio la nostra fantastica nazionale”. Non è però esclusa la possibilità che una nutrita fetta di tifosi inglesi si presenti ai tornelli. Previsti controlli capillari all’ingresso dell’Olimpico. Il Viminale è infatti al lavoro su una ordinanza che potrebbe prevedere il controllo allo stadio della carta d’imbarco dei tifosi inglesi arrivati nella capitale per la sfida. Inoltre dovrebbe attuarsi un vero e proprio piano che comprende anche controlli serrati agli aeroporti, ai caselli autostradali, alle stazioni e anche sulle principali arterie autostradali.