La commemorazione della tragedia di Superga del 4 maggio 1949

(LaPresse) “Per me la giornata più emozionante è il 30 aprile, perché è l’ultima volta che ho visto da vivo mio padre e la squadra. Ero con mia mamma, stavamo per riprendere la macchina, lui era davanti all’hotel e mi salutava con la mano. E’ l’immagine meravigliosa che mi è rimasta impressa nella mente”. Così Susanna Egri, figlia dell’allenatore Ernst Erbstein, morto insieme ai giocatori del Grande Torino nella tragedia di Superga, ricorda suo padre. La commemorazione annuale ricorre il quattro maggio, quando l’aereo con a bordo la squadra si schiantò contro la Basilica di Superga a Torino nel 1949. “E’ bello vedere che c’è ancora tanta gente, anche giovani che quella squadra non la hanno mai vista, che convergono qui per la commemorazione – ha aggiunto – Questo è il grande merito di mio padre. E’ stato l’artefice del Grande Torino, non solo tecnicamente ma umanamente”.

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