Partire con il piede giusto per evitare affanni, trappole e inseguimenti complicati. Scatta al ‘Tardini’ di Parma la missione azzurra alla conquista di un posto per i Mondiali in Qatar 2022, obiettivo imprescindibile dopo il flop della mancata partecipazione a Russia 2018. Si riparte proprio dalla tragica notte di San Siro nello spareggio contro la Svezia del novembre del 2017. Da allora la Nazionale ha vissuto una crescita di rendimento mostrato in Nations League e con il pass ottenuto senza intoppi per l’Europeo, traguardi che ora devono essere confermati in pieno. Roberto Mancini che torna a vestire la tuta da ct dopo quasi cinque mesi di stop delle nazionali, avverte subito di quanto l’approccio alla prima gara di qualificazione, contro l’Irlanda del Nord, non deve e non può essere sottovalutata: “La partita di domani è la più delicata perchè è la prima del girone di qualificazione, perché non ci vediamo da tanti mesi e l’Irlanda del Nord è l’avversario più insidioso. Bisogna stare molto attenti e concentrati. Giocare tre partite di qualificazioni in una settimana non sarà semplice, è una cosa inedita, ma la squadra ha la mentalità giusta. Sa che deve partire bene”. Vincerne 10 di fila come l’anno scorso non sarà impresa facile ma il ct pur non volendo fare calcoli punta al bersaglio grosso. “L’Irlanda del Nord è una squadra tipicamente britannica, difficile da affrontare, molto brava nel contrattacco e fisicamente forte. Bisogna avere pazienza nell’impostare senza prendere rischi”, ha sottolineando confidando sulla maturità di un gruppo solido.
I rischi che possono emergere da una sfida contro un avversario che basa molto il suo gioco sulla fisicità sono condivisi dal capitano azzurro, Giorgio Chiellini, che alza subito la guardia: “Non ci vediamo da oltre quattro mesi, abbiamo avuto appena un paio di giorni per allenarci, e dobbiamo toglierci un po’ di ruggine. Loro sono un avversario difficile: hanno messo in crisi Germania e Olanda, sono chiusi. Se però riusciamo a fare quel che sappiamo, poi la differenza tecnica alla lunga pesa”. Gli azzurri sono imbattuti da due anni e cercheranno di prolungare questa striscia anche nel trittico che li attende (domenica a Sofia c’è la Bulgaria e mercoledì a Vilnius la Lituania) senza snaturare il loro gioco e la loro propensione all’attacco. Sulla formazione un solo dubbio, come ha anche ammesso lo stesso ct. Con l’assenza di Jorginho, spazio a Locatelli nel ruolo chiave per lo schieramento di un 4-3-3 trasformista. In attacco Immobile (affiancato da Chiesa e Insigne), è preferito a Belotti non ancora al top della forma a causa dei postumi del Covid. Davanti a Donnarumma la linea difensiva a quattro con Florenzi a destra, Emerson Palmieri che dovrebbe essere il favorito a sinistra e in mezzo Bonucci e Chiellini mentre a centrocampo, pur con qualche defezione non si rinuncia alla qualità con Verratti in cabina di regia, affiancato da Locatelli e Pellegrini. Ma a centrocampo a contendere la maglia al romanista c’è Barella, arrivato direttamente in ritiro a Parma dopo il via libera delle Ats di Milano. Ci potrebbe essere spazio, nel corso del match, per Sensi. L’obiettivo è vincere la prima partita e mettere la strada in discesa: “Il nostro obiettivo sono le qualificazioni al Mondiale, poi penseremo alla preparazione per l’Europeo. Il nostro focus deve essere sulla partita contro l’Irlanda del Nord”, ha avvertito Mancini. C’è una notte di novembre di quattro anni fa da mandare in archivio.