Juve, Nedved stoppa voci su Pirlo: Resta al 100%. E CR7 non si tocca

Il vicepresidente: "Abbiamo sposato un progetto con Andrea, sapendo delle difficoltà che ci sarebbero state"

 Per provare a saldare la panchina traballante di Andrea Pirlo scende in campo anche Pavel Nedved. Dopo il responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici anche il braccio destro di Andrea Agnelli conferma pubblicamente l’allenatore bianconero, investito dalle critiche in seguito allo scivolone con il Benevento, battuta d’arresto pesante che per la prima volta in stagione ha scalfito le sicurezze del nuovo corso tecnico del club. “Abbiamo sposato un progetto con Andrea, sapendo delle difficoltà che ci sarebbero state. Volevamo fare qualcosa in più ma non ci siamo riusciti, le difficoltà erano previste – ha sottolineato in una intervista a Dazn il vicepresidente della società torinese, riprendendo in parte il concetto espresso da Agnelli durante l’assemblea degli azionisti dello scorso ottobre – E’ e sarà l’allenatore della Juventus, al 100%”. Da allora però la situazione è cambiata – la Vecchia Signora è uscita dagli ottavi di Champions League contro il Porto e si trova a dieci lunghezze dall’Inter, tagliata fuori dalla corsa scudetto già a fine marzo – non lo è invece la fiducia dello stato maggiore del club. “Siamo molto tranquilli, sulla via che volevamo e manteniamo questa strada – ha aggiunto – Ha tutto per diventare un grandissimo allenatore”. Sull’argomento, dal ritiro della nazionale, è intervenuto anche capitan Giorgio Chiellini, che al fianco di Pirlo ha combattuto mille battaglie, in azzurro e in bianconero. “La squadra non ha fatto come si sperava quest’anno e sta manifestando dei problemi. Il problema non è di Pirlo ma della Juventus in generale – ha evidenziato in conferenza stampa alla vigilia dell’impegno dell’Italia con l’Irlanda del Nord difendendo l’operato del suo ex compagno di squadra – In questi giorni hanno già parlato sia Nedved che Paratici, credo che loro abbiano chiarito le cose”.

Chiarita la posizione del ‘Maestro’, il dirigente ceco si è soffermato sull’altra questione spinosa che turba il clima della Continassa fin da quando la Juve ha salutato l’Europa tra delusione e rimpianti: il futuro di Cristiano Ronaldo. In Spagna non si placano le voci di un suo possibile clamoroso ritorno al Real Madrid, tanto che secondo i quotidiani iberici CR7 sarebbe già pronto a fare le valigie, deluso dall’avventura torinese e convinto di poter dare ancora tanto nell’ultimo giro della sua carriera, qualora arrivasse un segnale dalla Casa Blanca. La realtà dei fatti però è diversa, come ha ricordato lo stesso Nedved: CR7 ha un accordo per un’altra stagione con i bianconeri. “Sia a livello tecnico che di immagine, ci ha dato uno slancio verso l’olimpo del calcio. Sul suo livello tecnico, non si può dire nulla: ha segnato più di 100 gol in 120 partite e, inoltre, ci ha trascinato in Champions. Per me non si tocca, ha un contratto fino al 30 giugno 2022 e rimarrà. Quello che succederà dopo si vedrà”, ha sottolineato il vicepresidente, lasciando in sospeso un discorso su un eventuale rinnovo che ad oggi appare quantomeno fuori contesto. Altro tema scottante quello riguardante Paulo Dybala, il grande assente in questa stagione, il cui destino è tutto da scrivere, visto il contratto in scadenza nell’estate del 2022 e un’intesa sul rinnovo ancora lontana. “La sua presenza ci garantirebbe varianti offensive e gol che ovviamente ci sono mancati fin qui – ha sottolineato Nedved – Ha un contratto di un altro anno e non ho altro da aggiungere a quello che hanno già detto il direttore Paratici e il presidente Agnelli. Ma è chiaro che alla Juventus valutiamo ogni opportunità di mercato”. Ovvero a un possibile addio in estate.