Lekjaâ fa approvare emendamento che esclude Sahara occidentale da Caf

Ennesimo colpo ben assestato dal presidente della Federcalcio marocchina, Fouzi Lekjaâ. Non solo è stato eletto membro del Consiglio della Fifa, diventando il primo marocchino a ricoprire questo incarico, ma allo stesso tempo ha ottenuto che la Confederazione calcistica africana (Caf), che oggi ha eletto il suo presidente, il miliardario Patrice Motsepe, approvasse un emendamento fortemente voluto e proposto da Lakjaâ stesso. Nel testo si decide che “la Confederazione calcistica africana è aperta a tutte le candidature delle federazioni nazionali africane come rappresentanti ufficiali del calcio in un paese riconosciuto come stato indipendente e membro dell’ONU”, mentre in precedenza l’articolo 4 osservava che “Caf è aperta a tutte le candidature delle federazioni nazionali africane come rappresentanti ufficiali di calcio nei rispettivi paesi”.

Dunque, la CAF, a cui sono affiliate le 54 federazioni calcistiche del continente, e che organizza tutte le competizioni che si svolgono sul suolo africano, in particolare la Coppa d’Africa (CAN), il Campionato delle nazioni Africane (CHAN) e la Champions League, non ammetterà più un nuovo membro, se non sarà riconosciuto come stato indipendente dall’Onu. Svanisce così il sogno algerino di veder ammessa la federazione della Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi (Sadr), conosciuta semplicemente come Sahara Occidentale. Il colpo assestato all’Algeria arriva tre mesi dopo il riconoscimento americano della sovranità del Regno marocchino sul Sahara occidentale. Va detto che negli ultimi anni Fouzi Lekjaâ ha plasmato la sua immagine di potente dirigente calcistico nazionale, prima segnando il suo mandato alla Federazione marocchina di calcio con decisioni forti, poi accelerando la modernizzazione interna del paese attraverso la costruzione di infrastrutture sportive su larga scala, lo sviluppo di diverse accademie sportive e l’annuncio di “un campionato di calcio professionistico”. La nazionale di calcio, sotto la sua guida, ha riacquistato il suo antico splendore, tanto che anche il presidente della Fifa Gianni Infantino è stato il primo a riconoscere Lekjaâ come allenatore di alto rango.