Europa League, la Roma incanta e travolge lo Shakhtar: quarti più vicini

Europa League, la Roma incanta e travolge lo Shakhtar: quarti più vicini
Foto Luciano Rossi/AS Roma/ LaPresse 11/03/2021 Roma (Italia) Sport Calcio AS Roma – Shakhtar Donetsk Europa League 2020 2021 Stadio Olimpico di Roma Nella foto: Gianluca Mancini Photo Luciano Rossi/AS Roma/ LaPresse 11/03/2021 Rome (Italy) Sport Soccer AS Roma – Shakhtar Donetsk Uefa Europa League 2020 2021 Olimpico Stadium of Rome In the pic: Gianluca Mancini

I giallorossi si impongono 3-0 sugli ucraini all’Olimpico

Quando c’è profumo di Europa la Roma non perde colpi e viaggia veloce. La squadra di Fonseca non si fa intimidire dallo Shakhtar ammazzagrandi e esce dall’Olimpico con un 3-0 corroborante che garantisce fiducia e un pieno di ottimismo in vista della gara di ritorno degli ottavi di Europa League. Gli ucraini che quest’inverno hanno eliminato l’Inter dall’Europa e vinto due volte contro il Real Madrid in Champions, viene messa sotto dalle abilità tecniche e tattiche dalla Roma disegnata da Fonseca. Il tris è tutto di marca italiana, quanto serve per strappare larghi sorrisi al ct Mancini in chiave Europeo che ospiterà tre partite della Nazionale proprio in questo stadio. A sbloccare il risultati ci pensa prima il capitano Pellegrini con un toco sotto di alta qualità su azione di contropiede, poi ci pensa nella ripresa un rigenerato El Shaarawy con una azione in solitaria di alta scuola e per il tris c’è la firma di Mancini, ancora una volta decisivo per la Roma, al suo quarto centro di testa. Per Fonseca è quanto mai dolce il suo secondo tuffo nel passato dopo quello contro il Braga dando una lezione di tattica alla sua ex squadra.

Fonseca conferma il modulo 3-4-2-1 con Mkhitaryan falso nueve, terminale offensivo supportato dalla trequarti da Pellegrini e Pedro. Al centro del campo Fonseca sceglie Diawara e Villar (doppi registi) con Karsdorp e Spinazzola a muoversi sugli esterni. In difesa davanti a Pau Lopez, il tridente Cristante, Mancini e Kumbulla. In casa degli ucraini Moraes centravanti supportato alle spalle da Tate, Marlos e Taison. A centrocampo, il settore più temibile della squadra guidata da Castro, ci sono Maycon e Patrick.

Prima occasione un po’ fortuita per la Roma al 6′ con Villar che devia con il fianco un calcio d’angolo di Pellegrini. Il portiere Trubin è reattivo e con un grande intervento salva la porta. La squadra di Fonseca parte comunque subito forte provando subito a sbloccare il match e scardinare la difesa con i lanci in verticale (lancio dalle retrovie di Cristante per l’inserimento di pellegrini che però è in posizione di fuorigioco). Lo Shakhtar adotta una linea molto alta proprio per evitare ai giallorossi di impostare e ragionare. La Roma deve rischiare di più e provare ad andare a giocare tra le linee visto che gli avversari sono molto vicini e compatti, ordinati e attenti: quando prendono palla rallentano infatti il gioco e impediscono alla squadra di Fonseca di dare ritmo al match. La tecnica dei talenti brasiliani della formazione ucraina consentono agli ospiti di gestire senza particolari rischi. Fonseca chiede maggiore dinamismo, più attenzione nei passaggi. I tempi giusti per scardinare la cerniera ucraina sono fondamentali e basta una rimessa laterale indovinata e la Roma fa centro: su passaggio rapido di Karsdorp, taglio perfetto di Pedro per il capitano Pellegrini che sbuca alle spalle della difesa, trova il varco e con un tocco di esterno infila in rete per l’1-0.

La Roma ha ora maggiori spazi ma rischia anche di disunirsi e al 27′ corre un pericolo su contropiede: Taison mette la palla in mezzo per l’inserimento di Moraes ma Pau Lopez riesce a chiudere sull’attaccante ucraino. Fonseca si sbraccia e chiede attenzione. La Roma riprende le misure e al 30′ sfiora il raddoppio con Mkhitaryan che vede fuori posizione Trubin per un rinvio sbagliato e si inventa un pallonetto beffardo quasi da centrocampo ma la palla esce di poco oltre la traversa. Il gesto tecnico gli causa un problema al polpaccio e Fonseca pochi minuti dopo è costretto a farlo uscire dal campo schierando Mayoral. La Roma è molto aggressiva, attenta a rompere la linea ucraina e scalare in avanti. Il vuoto e il silenzio dell’Olimpico permettono di comprendere con chiarezza le indicazioni di Fonseca, nella fase di non possesso, sulle uscite e le marcature per disinnescare le azioni a centrocampo degli avversari. Sul finire del primo tempo gli ospiti provano ad essere maggiormente propositivi e a spingere. La Roma si abbassa troppo ma regge, riesce a farsi pericolosa con una conclusione di Kumbulla e si porta al riposo in vantaggio.

Nella ripresa la Roma continua a fare grande pressione ma deve stare attenta a non farsi sorprendere. Gli ucraini hanno iniziato meglio la seconda frazione mostrando maggiore grinta e più coraggio. La partita infatti non è più così tattica, le squadre sono più allungate e i giallorossi iniziano a correre qualche brivido di troppo. Lo Shakgat alza il baricentro ma serve maggiore prudenza: troppi errori perchè loro muovono meglio la palla. La Roma resta spaccata in due e loro con le abilità tecniche riescono a trovare maggiore spazio tra le linee. Fonseca si agita, appare preoccupato, chiede a suoi di correre di più perchè vede la squadra sfilacciarsi. Pensa così a fare dei cambi e inserisce El Shaarawy per Pedro. ‘Bola rapida’ grida Castro che chiede ai suoi di continuare a pressare e colpire nel cuore del centrocampo. Il Faraone ha subito una grande occasione al 62′ su cross teso di Pellegrini ma calcia male e consegna la palla al portiere. E’ una fase del match delicata per la Roma che commette troppi errori in difesa e in fase di costruzione lamentando anche problemi di tenuta fisica per quanto speso nel primo tempo. Mayoral controlla male una facile palla messa in area e poi Pellegrini spreca una facile occasione. Alla terza chance El Shaarawy, sfrutta freschezza e rapidità, e fa centro: lanciato in velocità da Mayoral supera due avversari e con un tocco sotto beffa al 72′ Trubin per il 2-0.Lo Shakhtar subisce il colpo e la Roma sente che è il momento di colpire e dopo quattro minuti fa tris con Mancini, ancora una volta decisivo di testa su calcio d’angolo. Fonseca cambia Spinazzola, Plelegrini e Diawara, la Roma controlla e prova anche a fare poker senza però cercare di disunirsi. Ma può bastare. Tra una settimana a la strada appare in discesa

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