Gravina: “Applicazione protocollo unica via”. Inter, altri due contagi

Massimo Galli: "Campionato sempre più a rischio"

Il risultato di Juventus-Napoli è ancora sub iudice e con tutta probabilità bisognerà aspettare l'inizio della prossima settimana. Il giudice Gerardo Mastrandrea si è preso ancora tempo per studiare la documentazione ed emettere il verdetto sulla partita che non è stata disputata dopo che la formazione di Gattuso non è partita per Torino. Prosegue anche l'indagine della Procura federale aperta per verificare la corretta applicazione da parte del Napoli dei protocolli sanitari validati dal Cts e dal ministero della Salute, dopo la notizia della positività di Zielinski. E proprio il protocollo è tema di un acceso dibattito in questi giorni: aumentano le voci di chi lo ritiene superato e necessario di rivisitazione, considerato l'aumento dei contagi sul territorio nazionale. "Bisogna fare una riflessione, rivedendo il protocollo e adeguandolo alla situazione epidemica, auspicando che si possa invertire la curva", ha dichiarato Walter Ricciardi, consigliere per il ministro della Salute Roberto Speranza. "Il protocollo è stato elaborato a maggio, in un momento in cui la situazione epidemica era completamente diversa". Sulla questione si è fatto sentire il presidente federale Gabriele Gravina: "Negli ultimi giorni si sono susseguite una serie di dichiarazioni che alimentano confusione e inutili tensioni", ha dichiarato. "Quello che chiediamo è l'applicazione rigorosa del protocollo in essere da parte di tutti, perché rappresenta l'unico strumento attuabile in grado di garantirci il prosieguo delle competizioni sportive, così come sono iniziate". "La Figc – ha proseguito Gravina – ha condiviso un percorso chiaro con i ministri Speranza e Spadafora e, solo grazie al rapporto di fiducia e collaborazione che si è instaurato, potremo fronteggiare tutte le difficoltà connesse a questa terribile pandemia".

Nel coro dei critici spicca senza dubbio Massimo Galli, responsabile del reparto malattie infettive dell'Ospedale Sacco di Milano: "È un momento molto difficile con una serie di segnali che ci impongono di invertire una tendenza", ha spiegato ai microfoni di Radio Punto Nuovo. "Spero si possano avere ancora le partite di calcio, ma è irragionevole correre dei rischi. In questi momenti il protocollo – ha sottolineato – non regge: anche perché alle volte ho la sensazione che ci sia un utilizzo di comodo della norma. L'intervento delle Asl è inevitabile ed è stabilito dal decreto vigente". Per Galli il campionato è sempre più a rischio: "Non c'è settore produttivo che non debba prendersi in considerazione l'idea di fermarsi". E non esclude colpi di scena già alla ripresa dopo la sosta per le nazionali, con un turno che presenta il derby di Milano: "Mi aspetto di tutto, con una situazione che potrebbe coinvolgere la Asl di Milano. I contatti dovrebbero essere quarantenati e quindi l'intera squadra dovrebbe essere quarantenata", ha proseguito.

Di certo c'è che Inter-Milan, programmata per sabato 17 ottobre, è già un caso per il numero di casi registrati tra le due squadre. Tra i nerazzurri anche Nainggolan e Gagliardini sono risultati positivi al Covid: i due giocatori hanno già effettuato un secondo esame di cui l'esito è atteso per domani. Positività che si aggiungono a quelle di Bastoni e Skriniar. Per Conte, campanello d'emergenza. In casa Milan, invece, sono a rischio forfait Zlatan Ibrahimovic e Leo Duarte: gli ultimi tamponi non hanno ancora dato risultato negativo. I due rossoneri erano risultati positivi al tampone dello scorso 25 settembre. Può sorridere invece il Napoli: il rischio focolaio sembra scongiurato. Il club azzurro ha comunicato che anche l'ultimo tampone in lavorazione di Lobotka è risultato negativo. Il test del centrocampista era l'ultimo che attendeva un responso dopo i tamponi effettuati nella mattinata di ieri alla squadra e all'intero staff. Restano quindi positivi solo Elmas e Zielinski. Il gruppo di Gattuso, che domani sarà sottoposto a un nuovo ciclo di tamponi, continua il periodo di isolamento fiduciario nella 'bolla' di Castel Volturno. Sulla questione, invece, dei giocatori della Juve che non hanno rispettato l'isolamento fiduciario al J Hotel per raggiungere i ritiri delle rispettive nazionali la procura Figc ha aperto un procedimento. Sono stati chiesti una relazione al medico del club e gli atti alla procura della Repubblica di Torino che, su segnalazione della Asl competente, ha aperto un fascicolo sulla vicenda.