Stasera alle 21, a Lisbona, la finalissima: tedeschi a caccia della sesta coppa

A Lisbona è tutto pronto per l'ultimo atto della Champions League mai vista. L'Estádio da Luz, rigorosamente a porte chiuse e accessibile solo a poche centinaia di persone tra giocatori, staff e funzionari, sarà lo scenario che vedrà l'elezione della nuova regina d'Europa. Psg e Bayern Monaco si contendono la corona al termine di un'edizione segnata dall'emergenza Covid e ridisegnata in corso d'opera: non solo nel format ma anche nelle date e nella sedi. Trasferita in Portogallo e slittata ad agosto per permettere la conclusione dei tornei nazionali, la Champions 2020 si concluderà ben 425 giorni dopo la prima partita dei preliminari. Lo scenario che circonda il match non è, chiaramente, quello abituale: mancano, in città, i raduni dei tifosi, che dovranno accontentarsi di sistemarsi davanti ai teleschermi. Intorno allo stadio del Benfica non c'è un solo cartello che indichi che al suo interno si giocherà la gara più importante della stagione europea. In ogni caso, domani sera in campo l'unica cosa a cui penseranno i protagonisti, ovviamente, è al modo di vincere. E, nel dettaglio, a centrare il primo trionfo nella massima competizione europea (Psg) o il sesto (Bayern). Per la prima volta dal 1998, la finale vedrà affrontarsi due squadre trionfatrici nei rispettivi campionati.

Da una parte la 'dolce ossessione' dei francesi, che da nove anni – conditi dai sontuosi investimenti dei proprietari qatarioti, più o meno un miliardo di dollari nel complesso – inseguono il sogno europeo dopo aver fatto razzia tra le mura nazionali. I parigini sono la 41/a squadra a raggiungere la finale e potrebbe diventare la 23/a a vincerla. Dall'altra parte, la solidità dei veterani bavaresi, che sanno come si vince in Europa ma sono in cerca di riscatto: da quando hanno sollevato al cielo la Champions per la quinta volta nel 2013, sono usciti quattro volte in semifinale. Il Bayern, reduce dallo show contro il Barcellona in semifinale e vittorioso nelle ultime dieci gare, punta a raggiungere il Liverpool a quota sei successi, diventando così il terzo club più vincente nella storia della competizione alle spalle di Real Madrid (13 titoli) e Milan (7). Sarà sfida tra attacchi stellari – Di María, Mbappé e Neymar (con Icardi che partirà dalla panchina ma è pronto a subentrare) contro Muller, Gnabry e Lewandowski (capocannoniere del torneo con 15 reti) – e, in panchina, un derby tedesco. Thomas Tuchel contro Hansi Flick. "Cercheremo di fare la miglior partita possibile e di giocare il nostro calcio", ha spiegato l'allenatore dei bavaresi. "Se vi riusciremo, se saremo tutti in grado di dare il 100%, allora abbiamo buone chance di vincere".

"Negli ultimi 10 mesi – ha aggiunto – abbiamo sempre cercato d'imporre il nostro gioco, cercando di rimanere alti. I risultati sono stati positivi e non abbiamo intenzione di cambiare il nostro stile proprio domani. Abbiamo visto le loro partite e ovviamente hanno tanta qualità, da quel punto di vista sono simili al Barcellona, mentre il Lione gioca in modo molto diverso. Il Psg ha una velocità incredibile, è una squadra top zeppa di grandi campioni". E proprio uno di loro, Mbappé lancia il guanto si sfida: "Vincere la Champions è il motivo esatto per cui ho scelto questo club: l'ho sempre detto, voglio scrivere la storia del calcio francese e domani ho un'altra opportunità di farlo". "Da quando sono arrivato nel 2017 – ha dichiarato l'attaccante campione del mondo con la nazionale francese – abbiamo avuto diverse delusioni, ora siamo in finale e questo dimostra che non abbiamo mai mollato. Vincere con una squadra francese e per il calcio francese ci ripagherebbe di tutto. Questa è stata la mia missione sin dal primo giorno qui". I parigini recuperano Verratti ma il nazionale azzurro dovrebbe scattare dalla panchina. Tra i pali ancora incerto il rientro di Navas. "È una stagione insolita ma – ha aggiunto Mbappé – indimenticabile. Questa Champions sarà nella storia". E il Psg, questo è certo, vuole fare di tutto per entrarci.

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