Dal dischetto realizzano Caprari, Insigne e Kulusevki
l Napoli manca la possibilità di tenersi agganciato al treno Europa League. Sotto l'afa del Tardini il Parma supera la squadra di Gattuso per 2-1, con reti realizzate tutte su calcio di rigore, risultato che consente agli emiliani di raccogliere tre punti preziosi per raggiungere la certezza matematica della salvezza mentre per i partenopei la sconfitta (la seconda post-Covid) dopo sei risultati utili consecutivi, oltre ad allontanarla da un posto in Europa fa suonare un campanello di allarme in vista della sfida di Champions contro i Barcellona ad agosto. Gara decisa dal caldo che ha imposto ritmi blandi fin dai primi minuti e da tre penalty: a fine primo tempo Caprari non sbaglia dagli undici metri per atterramento impercettibile di Mario Rui su Grassi, ad inizio ripresa è Insigne a non fallire per un fallo di mano di Grassi al limite dell'area. A tre minuti dal termine Koulibaly atterra Kulusevski che dal dischetto regala ai Ducali la vittoria che mancava da sette turni. L'assenza di Milik e Mertens si è fatta sentire in casa del Napoli che ha giocato senza spingere troppo, accettando di condurre il match senza però farsi mai pericolosa. Una strategia che non ha pagato e ha finito per punirla per le solite amnesie difensive che si sono rivelate decisive.
Gattuso opta per un consistente turn over confermando solo quattro elementi (Koulibaly, Mario Rui, Fabian Ruiz e Insigne) rispetto al successo sull'Udinese. In avanti Lozano e Politano dal primo minuto. In casa Parma D'Aversa cambia sette giocatori, modifica tutta la linea difensiva dopo la bruciante rimonta contro la sampdoria: proposto il tridente Siligardi, Karamouh e Caprari con Gervinho che parte dalla panchina. Il caldo afoso si fa sentire e il ritmo è basso, con il Napoli che inizia il suo prolungato possesso palla e i padroni di casa che attendono a metà campo. Primo squillo al 4' con Insigne che scambia con Allan ma Sepe respinge sulla deviazione a colpo sicuro di Politano. Il Napoli si mantiene alto ma non riesce a velocizzare troppo l'azione e la partita senta a decollare. Il brivido maggiore lo corre la squadra di Gattuso al 29' causa un retropassaggio suicida di Allan (alla sua seconda da titolare da gennaio ad oggi): Karamoh evita Maksimovic, supera Meret in velocità ma non trova lo spunto per concludere e appoggia dietro per Siligardi, il cui sinistro è salvato di testa sulla linea da Di Lorenzo. Il rischio corso non produce alcuna scossa alla sfida che procede stancamente, con un ritmo e un agonismo ai minimi termini. Al 43' Demme appoggia in area per Di Lorenzo che crossa al volo ma Insigne è in controtempo e non ci arriva. Serve un episodio per sbloccare il match e al 45' la gara di attesa viene premiata con un rigore conquistato da Grassi toccato in area da Mario Rui. Dal dischetto Caprari non sbaglia e porta i padroni di casa in vantaggio.
Il Napoli nella ripresa è costretto a cambiare strategia, alzare il livello dello scontro e farsi più pericoloso. E dopo appena un paio di affondi andati a vuoto viene premiato con un rigore per un fallo di mano in area di Grassi giudicato dall'arbitro Guia con la massima punizione dopo essere stato richiamato dal Var: Insigne dagli undici metri non sbaglia. D?Aversa cambia tre pedine, con la staffetta in attacco tra Karamoh e Inglese inserendo anche Barillà e Kulusevski. Ma la sfida continua a proseguire senza brividi e scintille, Gattuso si sgola per invitare a suoi ad alzare il baricentro e al 65' decide di far uscire Allan e Politano inserendo Callejon ed Elmas. Al 73' fiammata di Lozano, non troppo brillante, che in accelerazione di esterno lascia partire un destro che Sepe tocca oltre il palo D0Aversa allora gioca la carta Gervinho per l'ultimo quarto d'ora. Il parma sembra crederci di più e lo sforzo viene premiato con un altro rigore: stavolta è Koulibaly a provocare il penalty per atterramento di Kulusevski e lo svedese, il più brillante del match, non perdona consegnando ai Ducali la vittoria che vale la permanenza in A con tre giornate di anticipo.
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