Serie A senza asterischi in classifica, tutti alla pari con le partite giocate
I cento giorni peggiori della storia recente di Bergamo, una delle città più colpite dalla piaga del Covid-19, non hanno scalfito le certezze e i meccanismi della giostra del gol di Gasperini. L'Atalanta si ripresenta al tavolo del campionato con un sonoro poker al Sassuolo, travolto da centrocampo in giù e impreciso in attacco, e lancia un segnale alle rivali: la lunga pausa forzata non ha prodotto scorie, Papu Gomez e compagni sono apparsi pimpanti e prolifici come un tempo. Pessima notizia per la Roma, che nella corsa al quarto posto che vale un biglietto per la Champions League si ritrova a dover inseguire ora a sei punti di distanza.
E dire che allo show della 'Dea' si chiama fuori in extremis di Ilicic, fermato da una leggera distorsione e spedito in tribuna: c'è Pasalic al suo posto accanto a Gomez dietro l'unica punta Zapata. Fuori è cambiato tutto. E si vede. Dall'atmosfera ovattata dentro al Gewiss Stadium, in cui riecheggia prima del fischio d'inizio 'Rinascerò, rinascerai', la canzone di Roby Facchinetti dedicata a Bergamo che ha accompagnato il minuto di silenzio. Fino all'emozione in panchina e in campo, senza dimenticare quella frangia del tifo contraria alla ripartenza. Dentro il rettangolo verde, invece, il tempo sembra non sia mai passato. Il Sassuolo è intraprendente nei primissimi minuti, ma poi è costretto a soccombere al cospetto dei ritmi e della facilità di gioco degli orobici. La premiata ditta difensiva Caldara-Djimsiti confeziona il vantaggio sugli sviluppi di un corner, il Var nega il raddoppio ai padroni di casa, con Gomez, per un tocco di braccio fortuito di Gosens. Poco male, perché i Gasperini boys continuano ad attaccare a testa bassa, uomo contro uomo, senza fare calcoli. Il raddoppio a porta sguarnita di Zapata è la naturale conseguenza della supremazia orobica, al pari del tris che nasce da una goffa deviazione di Bourabia.
Stordito dalla tempesta atalantina il Sassuolo, disastroso dalla cintola in giù, avrebbe anche l'occasione per tornare in partita. Perché i lombardi, come da tradizione, non speculano sul vantaggio e lasciano spazi interessanti ai ragazzi di De Zerbi. Ci pensa Gollini, presente come il resto dei suoi compagni, a blindare la porta nel primo tempo. Anche complice un pizzico di leziosismo di troppo di Caputo e Berardi. L'Atalanta si salva e chiude definitivamente i conti a metà ripresa, con l'incornata di Zapata sulla pennellata di Gomez. La girandola di cambi spezza il match ma non ne cambia la storia, ormai scolpita nella pietra. E il gol su punizione di Bourabia in pieno recupero serve solo ad aumentare il rammarico degli emiliani senza scalfire la splendida prestazione della 'Dea'. Che sembra già pronta per un rush finale di stagione tutto da vivere.